Nei recenti sviluppi riguardanti l’Mpox, sono emersi primi casi di contagio autoctoni in Europa. Questa nuova variante, classificata come clade 1b, è stata segnalata nel Regno Unito, dove un individuo ha contratto il virus dopo aver viaggiato in diverse nazioni africane. A seguito di questo primo caso, due familiari dell’individuo hanno contratto anch’essi la malattia, rendendoli tra i primi contagi autoctoni in Europa, secondo quanto riportato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms). Inoltre, si tratta di una nuova emergenza in vista degli attuali focolai in Africa, che hanno già portato a una dichiarazione globale di emergenza da parte dell’agenzia sanitaria delle Nazioni Unite.
Modalità di trasmissione dell’Mpox
L’Mpox si trasmette principalmente tramite contatto fisico diretto, con una particolare enfasi sul contatto sessuale. Ulteriori modalità di diffusione comprendono l’interazione con oggetti contaminati, come biancheria e indumenti, e, sebbene non sia la principale modalità, anche le goccioline respiratorie possono contribuire alla trasmissione in specifiche circostanze.
Prevenzione del contagio
La prevenzione del contagio si basa su diverse misure pratiche, tra cui:
- Evita contatti ravvicinati, specialmente con persone sintomatiche.
- Mantenere una buona igiene delle mani.
- Vaccinazioni, quando disponibili, per gruppi a rischio come operatori sanitari e individui con più partner sessuali.
In caso di contagio, è consigliato seguire le indicazioni fornite dai medici riguardo la convalescenza e adottare precauzioni per evitare ulteriori trasmissioni.
Valutazione del rischio e sorveglianza
Hans Kluge, direttore regionale dell’Oms Europa, ha sottolineato che, sebbene il rischio generale in Europa rimanga basso, la diffusione locale del clade 1b deve spingere i sistemi sanitari a rafforzare la sorveglianza e a prepararsi per un efficace tracciamento dei contatti. È essenziale che le persone con sintomi rilevanti si presentino per i test e ricevano supporto per prevenire ulteriori contagi.
Opinioni degli esperti
Diverse figure esperte nel settore della salute pubblica hanno espresso le loro considerazioni sui recenti sviluppi:
- Matteo Bassetti, infettivologo, ha sottolineato la necessità di vigilanza e ha evidenziato la maggiore aggressività del clade 1b rispetto a ceppi precedenti.
- Massimo Ciccozzi, epidemiologo, ha messo in guardia sui comportamenti a rischio e sull’importanza della vaccinazione per chi viaggia in aree infette.
- Pier Luigi Lopalco, docente d’Igiene, ha evidenziato come la diffusione del virus sia un fenomeno globale, esortando alla preparazione locale per fermare i focolai.