ritorno al lavoro dopo l’incidente
Il caso del capotreno Rosario Ventura, accoltellato alla stazione di Genova Rivarolo, ha suscitato grande preoccupazione e cordoglio. Recentemente dimesso dall’ospedale, Ventura ha espresso la ferma intenzione di riprendere il suo lavoro una volta ristabilito. In un momento così delicato, ha voluto ringraziare pubblicamente coloro che gli hanno dimostrato supporto morale.
il racconto dell’accaduto
Ventura ha ricostruito i fatti avvenuti a bordo del treno che partiva dalla stazione di Sampierdarena. Durante il suo consueto controllo dei biglietti, ha incontrato due giovani passeggeri privi di titolo di viaggio. Malgrado le ripetute richieste di pagare il biglietto, il comportamento provocatorio dei ragazzi è degenerato rapidamente. La giovane ha iniziato a sputare addosso a Ventura, mentre il ragazzo, supportandola, ha insultato il capotreno.
l’aggressione culminante
Facendo un tentativo di risolvere la situazione, Ventura ha chiesto nuovamente di pagare il biglietto o di scendere dal treno. La ragazza lo ha aggredito fisicamente, colpendolo. In seguito, il giovane lo ha colpito con una testata e, dopo una serie di atti violenti, ha estratto un coltello. Ventura ha riportato quattro coltellate, una alla scapola sinistra e tre al braccio sinistro. Solo dopo l’attacco, ha compreso la gravità della sua condizione, notando una grossa perdita di sangue prima di perdere conoscenza.
conclusione e supporto
La situazione ha portato ad un immediato intervento dei soccorsi, grazie ad altri viaggiatori presenti. L’accaduto ha acceso un dibattito sul tema della sicurezza a bordo dei treni e sulla protezione degli operatori. Ventura, dopo essersi ristabilito, ha chiarito la sua determinazione a riprendere servizio, un gesto simbolico di resilienza in un periodo così complesso.
persone coinvolte
Tra i partecipanti alla vicenda si possono ricordare:
- Rosario Ventura – Capotreno
- Due giovani passeggeri – autori dell’aggressione
- Viaggiatori che hanno chiesto aiuto