Residenza Fiscale 2023: Cambiamenti per Persone Fisiche, Società ed Enti

La recente circolare dell’Agenzia delle Entrate offre un approfondimento sulle modifiche apportate dal Decreto sulla fiscalità internazionale, evidenziando gli effetti che tali cambiamenti avranno sulla residenza fiscale.

Uomini d'affari
Uomini d’affari (Foto 123Rf)

04 novembre 2024 | 12.33

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Si considera residenti in Italia le persone fisiche che trascorrono la maggior parte dell’anno, stabilendo relazioni personali e familiari nel territorio nazionale. Con la circolare n. 20/E, pubblicata in data odierna, l’Agenzia delle Entrate chiarisce le implicazioni delle modifiche introdotte dal Decreto fiscalità internazionale (Dlgs n. 209/2023) riguardanti la residenza fiscale di persone fisiche, società ed enti, che entreranno in vigore dal 2024.

nuove regole

Il criterio di “domicilio” riceve una ridefinizione significativa: non essendo più conforme al codice civile, ora si privilegiano le relazioni personali e familiari rispetto a quelle economiche, fatto salvo quanto stabilito dalle Convenzioni contro le doppie imposizioni. Il documento proposto, completo di una traduzione in inglese, presenta le nuove normative attraverso esempi pratici.

Dopo le nuove disposizioni, la semplice permanenza nel territorio statale per 183 giorni all’anno (o 184 giorni in un anno bisestile), inclusi i periodi frazionari, è sufficiente a definire la residenza fiscale in Italia. La circolare chiarisce inoltre come vadano conteggiati i frazionamenti di giorno. In aggiunta, si sottolinea che le persone che svolgono lavoro in smart working in Italia per la maggior parte del periodo d’imposta saranno considerate residenti fiscali nel Paese.

società ed enti

Anche per quanto riguarda le società e gli enti, ci sono importanti novità. Secondo le indicazioni della circolare, questi soggetti sono considerati residenti in Italia se hanno, per la maggior parte del periodo d’imposta, la sede legale, la sede di direzione effettiva o una gestione ordinaria prevalente nel territorio dello Stato. Ogni carta deve essere interpretata come un criterio alternativo, pertanto è sufficiente che uno di essi sussista per definire la residenza in Italia. Queste disposizioni entreranno in vigore a partire dal 1° gennaio 2024 per le società ed enti il cui esercizio coincide con l’anno solare; per gli altri soggetti, la nuova definizione di residenza avrà effetto dal periodo successivo a quello corrente al 29 dicembre 2023.

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