L’elezione del nuovo presidente degli Stati Uniti avrà ripercussioni significative a livello globale. Le posizioni di Kamala Harris e Donald Trump in merito a questioni di politica estera, comprese le relazioni con paesi chiave come l’Ucraina, il Medio Oriente, la Nato e la Cina, saranno fondamentali per determinare il futuro della diplomazia internazionale.
gaza e libano
Sia Kamala Harris che Donald Trump concordano sull’urgenza di porre fine al conflitto a Gaza, ma le loro strategie differiscono notevolmente. Harris sostiene i negoziati già avviati dall’amministrazione Biden, apparendo favorevole a un ritiro graduale delle forze israeliane e a un percorso verso la creazione di uno stato palestinese, in linea con la soluzione dei due Stati promossa da Joe Biden. Durante la campagna, ha evidenziato la necessità di garantire sostegno alla popolazione di Gaza colpita dalla guerra, pur non schierandosi a favore della sospensione delle vendite di armi statunitensi a Israele.
Al contrario, Trump non esclude la possibilità di una vittoria militare israeliana a Gaza e ha dimostrato di non supportare attivamente la creazione di uno stato palestinese durante il suo mandato. Nella sua adesione all’idea di trasferire l’ambasciata statunitense a Gerusalemme, ha sottolineato il riconoscimento del controllo israeliano sulle alture del Golan. La situazione si complica ulteriormente con la crescente tensione con l’Iran, con Harris che condanna il loro sostegno a Hezbollah e Hamas, mentre Trump rivendica la decisione di ritirarsi dall’accordo nucleare con Teheran.
ucraina e russia
Il conflitto in Ucraina potrebbe subire una svolta decisiva in base all’esito delle elezioni. Gli ucraini sono preoccupati che un’eventuale vittoria di Trump porti a una rapida conclusione delle ostilità favorevole a Mosca, mentre Harris appare come la candidata più propensa a continuare il supporto militare Usa all’Ucraina. Trump ha affermato di essere capace di risolvere il conflitto in pochi giorni, pur non fornendo dettagli sui metodi envistrati per farlo. Recenti indiscrezioni indicano che il suo team sta lavorando a un progetto per congelare la guerra e ridurre il coinvolgimento americano.
europa e nato
Kamala Harris è vista dagli alleati europei come una continuazione della politica estera di Biden, aumentando le aspettative di una stretta cooperazione transatlantica. D’altra parte, Trump ha storicamente criticato l’Unione Europea e la Nato, generando preoccupazioni tra gli alleati sul futuro delle alleanze, con alcune voci che ipotizzano una possibile uscita degli Usa dalla Nato.
cina
Entrambi i candidati si sono mostrati critici nei confronti della Cina, accusandola di comportamenti sleali in ambito commerciale. Trump promette di riprendere la guerra dei dazi contro Pechino, portando anche a tariffe elevate. Harris, da parte sua, intende mantenere le restrizioni commerciali attuate dall’amministrazione Biden, criticando l’approccio globale di dazi di Trump come una tassa diretta sui consumatori. Entrambi i candidati sono in favore della difesa della posizione di Taiwan, con Harris intenzionata a rafforzare legami diplomatici nell’Asia-Pacifico.