Le ricerche per individuare i dispersi proseguono in un contesto di crescente emergenza dovuta ai disastri naturali. L’aggravarsi della situazione dopo le intense piogge ha portato a 50 arresti per fatti di saccheggio nelle aree colpite.
01 novembre 2024 | 13.51
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Il bilancio delle vittime delle alluvioni in Spagna, in particolare nella provincia di Valencia, continua a salire a causa del ciclone Dana. Secondo le ultime informazioni fornite dalle autorità locali, il numero di morti risulta essere almeno 205, con 202 vittime registrate nella Comunità Valenciana, una in Andalusia e due a Castilla-La Mancha.
Inoltre, si registrano numerosi dispersi, con “decine e decine” secondo il ministro per le Politiche territoriali Ángel Víctor Torres. Inizialmente, i dispersi erano circa 5.000, cifra ora ridotta a circa 2.500, secondo quanto riportato da El Mundo, sebbene le autorità non abbiano confermato ufficialmente questo dato.
La situazione rimane critica: circa 15.000 case sono senza elettricità e migliaia di persone sono prive di acqua potabile o beni alimentari. Diverse aree colpite sono inaccessibili a causa di strade distrutte, rendendo arduo l’intervento dei servizi di emergenza. Fortunatamente, le condizioni meteorologiche favorevoli hanno permesso il ripristino parziale del servizio ferroviario tra Valencia e Barcellona, che riaprirà a partire da sabato.
Forti piogge nelle Isole Baleari
La tempesta Dana ha colpito anche le Isole Baleari, causando intense piogge e generando ritardi e cancellazioni presso l’aeroporto di Palma. Una violenta linea di temporali ha attraversato l’arcipelago, scaricando precipitazioni significative su Ibiza e Maiorca. Nella parte occidentale di Maiorca, si sono registrati accumuli di oltre 100 litri per metro quadrato in un’ora, secondo il servizio di emergenza 112.
L’Agenzia meteorologica statale ha revocato gli allarmi in Andalusia ed Estremadura, mantenendo attivi quelli nelle Isole Baleari e in Catalogna, qualificati come arancioni – il secondo livello di tre. Nella Comunità Valenciana, gli allarmi sono in giallo, il livello più basso. A Cartaya (Huelva) si sono raccolti 138 litri per metro quadrato, mentre a Mazaricos (A Coruña) e nella Sierra de Alfabia a Bunyola (Maiorca) sono stati rispettivamente 97 e 85 litri.
Sciacalli nelle zone alluvionate, 50 arresti
Negli ultimi tre giorni, 50 individui sono stati arrestati per saccheggi avvenuti nelle zone colpite dalla calamità nella provincia di Valencia. Secondo il quotidiano spagnolo El Mundo, cinque arresti riguardano un furto all’interno di una gioielleria in un centro commerciale di Aldaia. Il governo di Madrid ha promesso che le forze di sicurezza agiranno con “assoluta fermezza” contro tali episodi.
La ricerca dei dispersi
I servizi di emergenza e l’esercito continuano incessantemente le operazioni per localizzare i dispersi nelle province più colpite dal maltempo. Sono attive operazioni di recupero delle vittime e rimozione dei detriti, con la partecipazione di un migliaio di soldati dell’Unità militare di emergenza, insieme a migliaia di guardie civili, vigili del fuoco e agenti di polizia. Il ministro della Difesa ha garantito che “tutti i mezzi necessari” saranno mobilitati.
Mazón accetta l’aiuto della Catalogna tre giorni dopo
Il presidente della Generalitat Valenciana, Carlos Mazón, ha atteso fino a questo venerdì per rispondere all’offerta della Catalogna di inviare vigili del fuoco per assistere nelle operazioni di soccorso e nel recupero dei danni causati dalla tempesta Dana. Secondo fonti dell’amministrazione catalana, l’offerta era stata formulata fin dal primo giorno, ricevendo risposta solo oggi. Sono già in viaggio verso la Comunità Valenciana 20 veicoli e 70 vigili del fuoco.