Un forte messaggio di solidarietà e di dolore ha accompagnato i funerali di Emanuele Tufano, il giovane di 15 anni tragicamente scomparso a Napoli a causa di una rissa fra bande di minori. L’evento funebre, avvenuto presso la chiesa di Santa Maria alla Sanità, ha visto una grande affluenza di persone che hanno voluto rendere omaggio al ragazzo.
“Nessuno muore sulla Terra finché vive nel cuore! #ManuVive” è stato lo striscione collocato all’ingresso della chiesa. Palloncini bianchi, accanto a uno azzurro, sono stati posizionati come segno di ricordo. Il feretro è stato accolto nella chiesa attorno alle 15, con una camera ardente predisposta nelle adiacenze. L’arcivescovo di Napoli, monsignor Mimmo Battaglia, ha officiato la cerimonia, alla quale hanno partecipato numerose forze dell’ordine e molti amici di Emanuele, indossando magliette commemorative.
Mons. Battaglia: “Ragazzi, deponete le armi”
Durante l’omelia, mons. Battaglia ha espresso la sua preoccupazione riguardo alla violenza giovanile, affermando che questa è “l’ennesima giovane vita spezzata”. L’arcivescovo ha sollecitato i giovani a riflettere seriamente sulla direzione che stanno prendendo le proprie vite, invitandoli a trovare nel dialogo e nella comunità soluzioni alternative alla violenza. Le sue parole hanno fatto eco nel cuore dei presenti, contribuendo a creare un’atmosfera di rinnovato impegno sociale e personale.
Il clero ha evidenziato le seguenti questioni cruciali:
- Difficoltà di molti giovani di trovare una via d’uscita dalla violenza
- Necessità di un cambiamento profondo nella società
- Richiesta di un’accoglienza migliore per i giovani in difficoltà
Prima della conclusione, mons. Battaglia ha rivolto un appello diretto ai ragazzi, esortandoli a “deporre le armi” e a evitare la violenza, sottolineando l’importanza di abbracciare valori positivi e costruttivi.