Scopri perché il Sovrapprezzo sui Pagamenti con Carta è Illegale: Parla l’Esperto

il credit surcharge è illegale nell’unione europea

Il fenomeno del credit surcharge, tradotto come sovrapprezzo per il pagamento con carta di credito, rappresenta una pratica vietata dall’Unione Europea. Questa modalità, adottata da alcuni commercianti, consiste nell’aggiungere un costo supplementare quando un cliente utilizza una carta di credito per effettuare un acquisto. Tale sovrapprezzo viene applicato per compensare le commissioni che le aziende devono corrispondere alle società emittenti le carte per ogni transazione, le quali variano generalmente dallo 0,5% al 3% del totale dell’acquisto.

cosa stabilisce il codice del consumo

Il Codice del Consumo, specificamente nell’articolo 62, chiarisce che non è consentito ai professionisti imporre costi aggiuntivi ai consumatori per l’utilizzo di determinate modalità di pagamento. Nonostante questo, molti commercianti continuano a praticare tali sovrapprezzi. I consumatori che si trovano di fronte a situazioni simili possono denunciare il comportamento illecito all’Autorità Antitrust, che offre moduli per la segnalazione tramite il suo sito ufficiale.

sanzioni per il credit surcharge

Recentemente, l’Autorità Antitrust ha emesso diverse sanzioni riguardanti il credit surcharge. Tra fine 2023 e il 2024, undici procedimenti hanno portato a multe complessive di 112.500 euro. Le sanzioni sono state inflitte a diverse aziende che hanno applicato costi aggiuntivi per l’uso di PayPal, soprattutto nel settori turistico e nei pagamenti presso stazioni di servizio. Questi episodi dimostrano l’impegno dell’Autorità nel tutelare i diritti dei consumatori anche in realtà di piccole dimensioni, sia online che offline.

come comportarsi in caso di sovrapprezzo

Nel caso in cui un commerciante applichi un sovrapprezzo per il pagamento tramite carta, è consigliabile far presente che tale pratica è illegale. Ogni consumatore ha il diritto di rifiutare di pagare il sovrapprezzo e, nel caso di insistenza da parte del negoziante, può decidere di non completare l’acquisto. È fondamentale tenere traccia dell’accaduto, annotando il nome dell’esercizio, la data, l’importo del sovrapprezzo e conservando lo scontrino. In situazioni di necessità, è possibile contattare la Polizia Municipale o la Guardia di Finanza per segnalare l’illecito. Un’altra opzione è quella di presentare una segnalazione all’Autorità Antitrust, allegando prove come fotografie o scontrini per supportare la denuncia. Inoltre, il consumatore può richiedere il rimborso della commissione direttamente alla propria banca, la quale si rivalerà sul commerciante responsabile.