una perdita incolmabile per la comunità
Dario Polidori, prematuramente scomparso all’età di 30 anni, ha lasciato un grande vuoto nella sua comunità. La notizia della sua morte ha colpito profondamente non solo la sua famiglia, ma anche amici e conoscenti che hanno condiviso con lui momenti significativi della vita. Dario era un padre amorevole e la sua scomparsa è stata descritta come “un colpo al cuore”.
la passione per lo sport
Lo sport rappresentava un elemento fondamentale nell’esistenza di Dario Polidori. La sua grande passione per la mountain bike e il surf lo accompagnava da anni, rendendolo una figura ammirata nel suo ambiente. La sua dedizione e il suo entusiasmo lo hanno portato a diventare co-fondatore e presidente dell’associazione Jungle Boarders.
la reazione della comunità
Quando la notizia della sua scomparsa ha raggiunto San Vincenzo, l’intera comunità si è unita per offrire supporto alla famiglia. Sui social, l’amministrazione comunale ha espresso il proprio profondo dolore con un messaggio che evidenziava l’impatto di questa tragedia sulla cittadinanza. “Non ci sono parole per descrivere il dolore che questa tragica perdita ha portato nella comunità di San Vincenzo”, si legge nella nota.
i funerali e l’addio commosso
Oggi, alle 14:30, si sono svolti i funerali di Dario all’interno della chiesa di Sant’Alfonso, in un momento di raccoglimento per coloro che lo hanno amato e stimato. Tra i presenti, vi erano il suo bambino, la compagna, la madre, la sorella e numerosi amici. L’assemblea ha espresso il proprio affetto e rispetto, condividendo ricordi e aneddoti.
messaggio degli amici
Un tributo speciale è stato condiviso dagli amici dell’Asd Sdegnetors, l’associazione con cui Dario partecipava a gare amatoriali di mountain bike. In un messaggio toccante, hanno dichiarato:
“Oggi ci ha lasciati Dario, un ragazzo pieno di energia e amore per la vita, il nostro Cavallo Pazzo! Chi ha avuto la fortuna di conoscerlo sa di cosa parliamo. […] Dario sarà sempre con noi, in ogni pedalata, in ogni sorriso. Vogliamo ricordarti così, sul gradino più alto del podio. È lì che meritavi di stare!”