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La preparazione per la sfida tra Inter e Juventus si intensifica, con il tecnico nerazzurro che esprime le sue considerazioni prima del confronto cruciale.
26 ottobre 2024 | 13.27
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importanza della partita
Il tecnico dell’Inter, Simone Inzaghi, ha sottolineato l’importanza della partita, evidenziando come essa comporti significative ripercussioni per la società, i tifosi e per il team stesso. Inzaghi ha affermato: “Questa è la nona giornata di campionato, non sarà certamente decisiva, ma riveste un’importanza notevole. È un incontro tra due squadre forti che hanno registrato risultati simili in campionato e in Champions League.” Riguardo alla condizione della squadra, ha poi aggiunto: “Arriviamo da cinque vittorie consecutive, ma alcuni problemi ci limiteranno fino alla prossima sosta. I giocatori sono pronti e domani metterò in campo la formazione migliore.”
obiettivi e sfide future
Inzaghi ha evitato di esprimere preferenze sulle squadre favorite per la conquista dello scudetto, dichiarando che ci sono quattro o cinque squadre con reali prospettive di vincere. Ha inoltre indicato che l’equilibrio del campionato è in crescita e che l’Inter intende concentrarsi sulle prossime partite e sulle competizioni. “Altri club hanno effettuato investimenti notevoli” ha aggiunto.
formazione e scelte tecniche
Riguardo alla squadra, Inzaghi ha rivelato che Asllani potrebbe sostituire Calhanoglu e ha apprezzato l’operato di Zielinski, nonostante i suoi recenti problemi fisici. “Se Asllani garantirà prestazioni adeguate, sarà lui a giocare. Quanto a Zielinski, mi è piaciuto come ha interpretato il suo ingresso a Berna.”
storico degli incontri
Il confronto con la Juventus rappresenta un’esperienza significativa per Inzaghi, che ha dichiarato: “Questa sarà la mia undicesima partita contro la Juve da quando sono qui. La mia vittoria più gratificante è stata nel campionato scorso, che ha dato slancio alla nostra corsa per la seconda stella. Saranno una partita equilibrata, poiché la Juventus è la squadra con il minor numero di gol subiti in Europa, avendo concesso un solo rigore.”
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