Tragedia delle Madri Surrogate: Aborto negli USA dopo Consumo di Alcol

la controversa scelta della maternità surrogata

Una coppia statunitense ha preso la difficile decisione di interrompere la gravidanza a causa di una violazione di contratto da parte della madre surrogata. Questo episodio mette in luce le complessità e le implicazioni legali legate alla maternità surrogata.

la situazione della coppia

I signori Marty e Melinda Rangers, originari degli Stati Uniti e trasferitisi nei Caraibi, si sono rivolti a un’agenzia di maternità surrogata in California dopo aver constatato l’impossibilità di avere figli. Dopo un attento processo di selezione e un percorso psicologico, sono stati abbinati a una giovane donna che sembrava rispettare i requisiti necessari. È stato così avviato l’iter di fertilità con l’impianto di un embrione.

l’accordo stipulato

La coppia ha sostenuto spese significative per il processo, ammontanti a circa 100.000 dollari, che includevano:

  • 30.000 dollari all’agenzia
  • 65.000 dollari alla madre surrogata
  • 5.000 dollari in spese legali

Un contratto dettagliato di circa 40 pagine è stato firmato, contenente clausole rigorose riguardanti l’astinenza da alcol e droghe durante la gravidanza, divieti di viaggi all’estero senza autorizzazione e limiti riguardanti la vita personale della madre surrogata.

la violazione del contratto

Dopo circa tre mesi e mezzo di gravidanza, Melinda ha scoperto, tramite Instagram, che la madre surrogata stava bevendo tequila. Nonostante le sue giustificazioni, la situazione ha spinto la coppia a decidere di interrompere la gravidanza, una scelta effettuata a 20 settimane.

le conseguenze della decisione

La madre surrogata ha accettato la decisione e ha ricevuto un indennizzo per l’aborto. Nonostante questa esperienza negativa, Marty e Melinda non hanno rinunciato all’idea di diventare genitori. Hanno quindi contattato un’altra agenzia con regole ancora più severe. Questa volta, la loro nuova madre surrogata ha affrontato complicazioni legate al covid, ma alla fine ha dato alla luce una bambina con parto cesareo. Inoltre, la coppia ha avuto un altro bambino due anni dopo, accumulando un costo totale di 300.000 dollari per entrambe le gravidanze.

Questa vicenda evidenzia le sfide e i rischi associati alla maternità surrogata, sottolineando come tale opzione possa non essere accessibile a tutti.