Balbuzie nei Bambini: 7 su 10 Sono Vittime di Discriminazione e Voice Shaming

allerta sul ‘voice shaming’

È emersa una forte preoccupazione riguardo al fenomeno del ‘voice shaming’, in particolare nei confronti di giovani affetti da balbuzie. Secondo il report dell’associazione Vivavoce, durante la Giornata internazionale della consapevolezza sulla balbuzie, è stato rivelato che sette bambini su dieci con disturbi del linguaggio subiscono atti di discriminazione e derisione. Questo studio ha analizzato un gruppo di 110 bambini e 114 genitori per comprendere l’impatto emotivo e comportamentale di tali episodi discriminatori.

l’entità del fenomeno

La ricerca ha delineato l’ampiezza del voice shaming, rivelando che il 71% dei bambini con difficoltà di linguaggio ha subito atti di derisione, soprattutto in contesti scolastici (61%) e luoghi di svago (34%). Le interazioni familiari e online risultano meno compromesse da tali esperienze negative, ma il fenomeno risulta comunque prevalentemente diffuso.

modalità di manifestazione

Il voice shaming si manifesta in varie forme, tra cui:

  • Imitazioni della voce (39%)
  • Derisione ed esclusione (22%)
  • Commenti denigratori (17%)

In risposta a questo problema, Vivavoce ha prodotto un video dal titolo ‘Ogni voce ha la sua storia‘ che sarà utilizzato per una campagna di sensibilizzazione sui social.

conseguenze del voice shaming

Le ricadute emotive del voice shaming si rivelano significative. Tristezza (31%), vergogna (26%) e rabbia (25%) sono tra i sentimenti più comuni riscontrati nei bambini. Questi disagi portano a un maggiore isolamento sociale e a difficoltà nel relazionarsi con i coetanei, influenzando in modo negativo il loro benessere generale.

prospettiva dei genitori

Dal punto di vista delle famiglie, il 76% dei genitori è a conoscenza delle esperienze di voice shaming dei propri figli, e più della metà degli stessi riporta che i bambini poco si confidano su questo tema. È emersa una preoccupazione generale per i danni che questo fenomeno può provocare nel lungo termine, con il 95% dei genitori ansioso riguardo agli effetti duraturi di queste esperienze sulla salute psicologica dei propri figli.

Le evidenze raccolte evidenziano la necessità di interventi mirati, inclusi programmi educativi e un sostegno attivo, per affrontare e prevenire questo problema, costruendo un ambiente scolastico più accogliente e sensibile alle necessità dei ragazzi.