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Un’importante iniziativa di screening per l’epatite C ha portato alla scoperta di numerosi casi attivi di infezione.LETTURA: 2 minuti
programma di screening per l’epatite C
Dal 2020 è stato lanciato un programma nazionale di screening per l’infezione da HCV, rivolto a tre specifici gruppi di popolazione: le persone nate tra il 1969 e il 1989, coloro che si avvalgono dei servizi per le dipendenze, i SerD e i detenuti. Iniziativa finanziata con 71,5 milioni di euro per il biennio 2020-2021 e prorogata fino al 2024, essa ha consento di effettuare lo screening su oltre 2 milioni di individui, identificando circa 13.700 casi attivi di epatite C.
risultati del programma
Grazie a questa iniziativa, 13.700 persone hanno potuto accedere a trattamenti terapeutici finalizzati all’eliminazione dell’infezione e delle sue complicazioni, contribuendo alla rottura della catena di trasmissione del virus. Questo programma risponde alle linee guida internazionali che puntano all’eliminazione della malattia entro il 2030.
collaborazione e sfide future
Durante l’incontro intitolato “Epatite C: Obiettivo eliminazione, il momento è adesso”, svoltosi a Roma e organizzato da Gilead Sciences, è stata evidenziata l’importanza dell’ascolto delle esigenze provinciali e regionali. Si sottolinea l’importanza della collaborazione tra le diverse enti, fondamentali per l’implementazione del programma.
critiche e carenze
Alcune regioni, Non hanno ancora fornito i dati richiesti dal ministero della Salute. Inoltre, non sono stati raggiunti gli obiettivi internazionali riguardanti l’individuazione del sommerso, l’accesso alle terapie e il miglioramento della qualità della vita, insieme all’eliminazione del virus.
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