Consiglio d’Europa: Cresce l’Allarme per il Dibattito Pubblico Sempre più Xenofobo in Italia

le preoccupazioni della commissione europea contro il razzismo e l’intolleranza

La Commissione Europea contro il Razzismo e l’Intolleranza (ECRI) ha lanciato un allerta riguardo al clima di xenofobia e all’uso di discorsi pubblici sempre più divisivi in Italia. Nel suo rapporto, l’ECRI evidenzia come sempre più spesso si verificano affermazioni cariche di odio, specialmente nei confronti di rifugiati, richiedenti asilo, migranti e di cittadini italiani di origine migratoria.

discorso pubblico e incitamento all’odio

Il rapporto evidenzia la crescente normalizzazione di commenti razzisti e offensivi provenienti da politici e funzionari di alto profilo, in particolare durante i periodi elettorali. Questo fenomeno ha contribuito a creare un senso di emarginazione in diverse comunità, tra cui i Rom e la comunità Lgbti. L’ECRI cita l’esempio dell’allora ministro dell’Interno Matteo Salvini, il quale nel 2018 ha espresso l’intenzione di espellere i Rom irregolari, estendendo dette affermazioni anche a coloro in possesso della cittadinanza italiana.

I pregiudizi contro i Rom hanno alimentato affermazioni offensive, con attacchi specifici alle donne appartenenti a questa comunità e stereotipi utilizzati durante le campagne in vari contesti elettorali.

le affermazioni di roberto vannacci

Tra le figure criticate vi è il generale Roberto Vannacci, il quale ha fornito contenuti definiti “razzisti” e “fobici” nel suo libro ‘Il mondo al contrario’. In particolare, il rapporto dell’ECRI sottolinea dichiarazioni contro le persone Lgbti e sugli italiani di colore, avvicinando l’accettazione di queste persone a un complotto orchestrato da una presunta “lobby gay internazionale“. Inoltre, fa riferimento a commenti specifici su Paola Egonu, una campionessa di pallavolo di colore, per affermare che i suoi tratti non incarnano l’italianità.

richiesta di misure concrete

L’ECRI esorta l’Italia a mettere in atto misure decisive contro l’incitamento all’odio per mano di personalità pubbliche, suggerendo l’istituzione di un organismo indipendente e l’appoggio a strutture già esistenti, come l’Ufficio Nazionale contro la Discriminazione. Si evidenzia anche la necessità di un piano nazionale contro il razzismo, finalizzato a promuovere uguaglianza, diversità e dialogo interculturale.

progressi e aree di intervento

Nel rapporto si riconoscono alcuni progressi realizzati dall’Italia dal 2016, come l’implementazione di sistemi per raccogliere dati su episodi di bullismo e la formazione di insegnanti nella lotta a tali forme di aggressione. Persistono problemi, tra cui la discriminazione subita dalle persone Lgbti e la complessità della procedura per il riconoscimento legale del genere.

Si rende necessario concentrare gli sforzi per garantire maggior protezione e supporto alle comunità vulnerabili nel contesto sociale italiano.