Donna incastrata nelle rocce mentre recupera il telefono: salvata dopo 7 ore di attesa

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L’episodio avvenuto nella Hunter Valley, in Australia, ha coinvolto una giovane donna di 23 anni che, nel tentativo di recuperare il proprio cellulare, è scivolata e si è ritrovata bloccata a testa in giù. Il suo salvataggio ha richiesto un intervento complesso e prolungato da parte dei soccorritori.

22 ottobre 2024 | 10.45

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Il fatto è accaduto all’inizio di ottobre: mentre camminava con alcuni amici in una proprietà privata di Laguna, a circa 120 chilometri da Sydney, la giovane ha fatto cadere il cellulare tra le rocce. Nel tentativo di recuperarlo, è scivolata all’interno di una fessura profonda circa 3 metri, rimanendo bloccata per un totale di sette ore.

I compagni hanno tentato per un’ora di estrarla autonomamente, ma sono stati costretti a contattare i soccorsi. Le operazioni di salvataggio hanno visto l’intervento di polizia, ambulanze, vigili del fuoco e squadre di volontari, impegnate nel tentativo di liberarla.

Intervento dei soccorritori

Per creare un accesso sicuro, è stato necessario rimuovere vari massi pesanti. Inoltre, è stata allestita una struttura per una manovra delicata. Peter Watts, paramedico dei servizi di emergenza, ha descritto l’operazione come una delle più difficili che abbia mai affrontato in dieci anni di carriera. Il team ha lavorato in sinergia, gestendo una situazione critica con efficienza.

Dettagli dell’operazione

Per estrarre la donna, è stato utilizzato un argano per spostare un masso di ben 500 chili. Finalmente, la giovane è stata liberata, trasferita in ospedale per accertamenti. Fortunatamente, ha riportato soltanto lievi graffi e lividi, mentre il suo cellulare è rimasto incastrato tra le rocce.

Conclusione

Questo evento dimostra non solo i rischi associati a certe attività all’aperto, ma anche l’importanza del lavoro di squadra nelle operazioni di soccorso.

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