Nuovi Paesi Sicuri per i Migranti: Tutto sul Cambiamento con il Decreto 2023

Recentemente il governo ha introdotto un nuovo decreto riguardante l’elenco dei Paesi sicuri, modificando quello precedente. Questa decisione è emersa dopo la bocciatura dei primi trattenimenti dei migranti in Albania. La lista aggiornata include specificamente Paesi dove non si registrano conflitti o persecuzioni, e si prevede che le persone provenienti da queste nazioni non possano ottenere asilo.

I Paesi inclusi nell’elenco dei Paesi sicuri

Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha illustrato in conferenza stampa che il decreto, ora in legge di fonte primaria, elenca 19 Paesi, riducendo il conteggio originale da 22. I Paesi che sono stati esclusi sono il Camerun, la Colombia e la Nigeria. L’attuale elenco di Paesi sicuri, conforme ai criteri stabiliti dalla normativa europea (art. 2bis del decreto legislativo 25/2008) e dalle informazioni fornite da organizzazioni internazionali, comprende:

  • Albania
  • Algeria
  • Bangladesh
  • Bosnia-Erzegovina
  • Capo Verde
  • Costa d’Avorio
  • Egitto
  • Gambia
  • Georgia
  • Ghana
  • Kosovo
  • Macedonia del Nord
  • Marocco
  • Montenegro
  • Perù
  • Senegal
  • Serbia
  • Sri Lanka
  • Tunisia

In futuro, questa lista sarà aggiornata periodicamente tramite atti aventi forza di legge.

Implicazioni e modifiche del decreto

Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha chiarito che i giudici possono disapplicare un atto amministrativo ritenuto illegittimo, ma non è possibile applicare lo stesso principio a una legge di fonte primaria, come nel caso dell’elenco dei Paesi sicuri. Se una legge è considerata incostituzionale, il giudice può ricorrere alla Corte costituzionale, ma non può semplicemente disapplicarla.

Di conseguenza, il Tribunale di Roma non potrà più inoltrare il rimpatrio dei migranti verso l’Albania, poiché tale operazione è regolata da una norma primaria.

Prospettive future e aggiornamenti ulteriori

Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, ha affermato che sono previsti ulteriori interventi e che ci si aspetta che le normative europee sui rimpatri possano operare efficacemente. Inoltre, l’elenco dei Paesi sicuri subirà un aggiornamento annuale, con il coinvolgimento delle commissioni parlamentari.