Operazione segreta USA: La missione per stanare leader e ostaggi di Hamas in aiuto a Israele

Interventi militari segreti del Pentagono

Secondo quanto riportato da alcune fonti, nei giorni successivi all’attacco del 7 ottobre, il Pentagono ha adottato misure straordinarie, inviando in segreto decine di commando in Israele per supportare le operazioni di ricerca degli ostaggi. Questo è stato rivelato da funzionari americani, i quali aggiungono che anche ufficiali dell’intelligence statunitense sono stati integrati nei gruppi d’intervento.

Obiettivi delle operazioni nel conflitto

Le operazioni militari americane si sono concentrate non solo sulla ricerca di ostaggi, ma anche sulla caccia ai leader di Hamas. È importante notare che i vertici statunitensi non chiedono il riconoscimento per l’operazione che ha portato all’eliminazione di Yahya Sinwar, ma confermano che la loro intelligence ha giocato un ruolo fondamentale nel localizzarlo.

Supporto attraverso la tecnologia

Funzionari americani hanno rivelato che almeno sei droni Mq-9 Reaper sono stati impiegati dalle forze speciali statunitensi. Questi droni hanno sorvolato varie aree con l’obiettivo di localizzare gli ostaggi e passare informazioni utili alle forze israeliane. I dati forniti riguardavano sia la posizione degli ostaggi stessi, sia quella dei leader di Hamas.

Critiche e considerazioni sul supporto a Israele

Nel corso dell’ultimo anno, le critiche nei confronti del sostegno americano a Israele si sono concentrate prevalentemente sulle armi e sui bombardamenti effettuati durante i conflitti a Gaza. L’assistenza dell’intelligence è risultata altrettanto cruciale, poiché ha contribuito a individuare i quattro ostaggi salvati dai commando israeliani nel mese di giugno. Questa sinergia di forze ha dimostrato l’importanza del supporto strategico oltre le sole forniture armate.

  • Commando statunitensi
  • Funzionari dell’intelligence USA
  • Leader di Hamas
  • Ostaggi salvati dai commando israeliani