L’opinione di esperti del settore evidenzia l’emergere di nuovi scenari nella continua evoluzione della pandemia. La situazione attuale suscita preoccupazioni, in particolare riguardo ai gruppi più giovani.
19 ottobre 2024 | 14.13
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La nuova variante Xec del coronavirus presenta caratteristiche tali da poter diventare predominante a livello globale. Gli specialisti avvertono che senza un’adeguata analisi, è difficile distinguere questa variante dalle altre malattie respiratorie, manifestando sintomi che variano notevolmente da persona a persona.
I sintomi della ‘variante dell’inverno’
Secondo il virologo Fabrizio Pregliasco, i sintomi vanno da forme asintomatiche o lievi, che facilitano la propagazione del virus, sino a manifestazioni più severe che si presentano come un’influenza classica. Tra i sintomi più comuni si possono riscontrare:
- Febbre
- Dolori muscolari e articolari
- Tosse
- Mal di gola
- Naso chiuso
- Perdita di gusto e olfatto
Queste forme cliniche possono risultare particolarmente pesanti, anche tra i giovani, secondo quanto affermato dal direttore della Scuola di specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva dell’Università Statale di Milano.
“Covid in Italia cresce e crescerà”
La diffusione del Covid in Italia è in aumento e si prevede che questa tendenza continui. Pregliasco sottolinea che i dati ufficiali potrebbero essere ampiamente sottostimati, dal momento che la maggior parte delle persone non effettua più test, oppure utilizza metodi di auto-somministrazione dei test senza registrare i risultati. I dati sui ricoveri e sulla mortalità, Rimangono elevati, con oltre 100 decessi a settimana.
Il virologo afferma: “Dobbiamo imparare a convivere con le onde di salita e discesa delle infezioni. Attualmente, ci troviamo in una fase di crescita che potrebbe continuare”. Ogni 4-6 mesi, nuove varianti di Covid emergono, solitamente più immunoevasive, il che potrebbe compromettere l’efficacia della protezione fornita da vaccini e infezioni precedenti.