Frode Informatica: Latitante Italo-Australiano Catturato all’Aeroporto di Malpensa

Un uomo di 43 anni, di origine italo-australiana, è stato arrestato all’aeroporto di Milano Malpensa dopo un lungo periodo di latitanza durante il quale è riuscito a sfuggire alla cattura per oltre tre anni. La sua cattura è avvenuta mentre stava sbarcando da un volo proveniente da Singapore.

19 ottobre 2024 | 07.55

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Il soggetto, ricercato a livello internazionale per gravi reati di frode telematica e riciclaggio, è stato arrestato in seguito a un mandato della Corte Distrettuale del Nord Carolina (USA). Egli è accusato di far parte di un’organizzazione criminale dedita alla frode informatica, danneggiamento di sistemi telematici protetti e riciclaggio di fondi illeciti.

Il Federal Bureau of Investigation (F.B.I.), tramite la collaborazione con la Polizia italiana e la Polizia Postale, aveva emesso richieste urgenti di assistenza, in previsione di un possibile passaggio del ricercato in Italia. Le ricerche rapide condotte dalla Polizia Postale di Milano, in coordinazione con l’Ufficio Polizia di Frontiera, hanno consentito di individuarlo al suo arrivo all’aeroporto milanese.

Le accuse

Le specifiche imputazioni riguardano un fenomeno noto da tempo, che ha colpito numerosi utenti della rete, in particolare gli anziani e le persone vulnerabili. Mediante l’infezione di malware, i computer degli utenti segnalavano falsamente un “compromesso” del sistema, invitando a contattare un call center per risolvere il problema, costringendo gli utenti a pagare per servizi inesistenti.

Le indagini condotte dall’F.B.I. hanno portato a 31 milioni di dollari in profitti illeciti, guadagnati dai cyber-criminali coinvolti. Al momento dell’arresto, l’uomo era in possesso di contante, dispositivi elettronici, carte di credito e orologi di pregio. Attualmente, si trova nel carcere di Busto Arsizio, in attesa dell’estradizione, a seguito della cooperazione tra le autorità italiane e statunitensi nel contrasto ai crimini informatici.