BCE: Taglio Storico dei Tassi di Interesse di 25 Punti Base

Il recente intervento della Banca Centrale Europea (Bce) ha portato a un nuovo taglio dei tassi di interesse, un tema di rilevante interesse per il sistema economico europeo. La decisione, che si è concretizzata oggi, giovedì 17 ottobre, segue la notizia che l’inflazione nell’Eurozona è scesa a 1,7%, un dato confermato da Eurostat.

Taglio dei tassi da parte della Bce

La Bce ha deciso di ridurre i tassi d’interesse di 25 punti base. Questa decisione è stata presa all’unanimità dal Consiglio Direttivo, come dichiarato dalla presidente Christine Lagarde durante una conferenza a Lubiana. Lagarde ha sottolineato la natura “dipendente dai dati” delle decisioni della Bce, evidenziando come le attuali informazioni mostrino che il processo disinflazionario stia avanzando in maniera positiva. La Bce prevede che non ci sarà una recessione imminente, bensì un ‘soft landing’ che potrebbe consentire una ripresa economica graduale.

Effetti del taglio dei tassi

Con il taglio, i tassi di interesse sui depositi presso la banca centrale scenderanno rispettivamente al 3,25%, 3,40% e 3,65% per le operazioni di rifinanziamento principali e marginali, con effetto dall’imminente 23 ottobre. Questa decisione è legata a un’analisi approfondita delle prospettive economiche e dell’inflazione. La Bce ha ribadito l’importanza di monitorare costantemente i dati economici, affermando che le pressioni inflazionistiche rimangono elevate, alimentate dalla crescita sostenuta dei salari.

Risparmi sui mutui per le famiglie

Il recente abbassamento dei tassi d’interesse porterà a un risparmio medio di 18 euro al mese, equivalente a circa 216 euro annui, per le famiglie con mutui a tasso variabile. Queste stime sono state fornite dall’Unione Nazionale Consumatori, che ha calcolato il risparmio considerando l’ultimo Taeg di 4,1% fornito da Bankitalia. Questo cambiamento rappresenta una notizia positiva per i mutuatari e per le finanze pubbliche, grazie all’alleggerimento degli oneri sul debito pubblico.

Secondo le stime del Codacons, il risparmio per le famiglie che tengono un mutuo variabile si attesta tra i 13 e i 30 euro al mese, a seconda delle condizioni del prestito. In dettaglio:

  • Per un mutuo a 20 anni di valore tra 100.000 e 200.000 euro, il risparmio mensile varia tra 13 e 27 euro, corrispondente a un minore costo annuo tra -156 e -324 euro.
  • Per un mutuo di 30 anni, il risparmio mensile è tra 15 e 30 euro, corrispondente a un risparmio annuale tra -180 e -360 euro.
  • Per un finanziamento di 125.000 euro della durata di 25 anni, il beneficio è di 17 euro al mese e circa 204 euro annui.

Nonostante le prospettive positive, il presidente Carlo Rienzi avverte che la strada per recuperare i rialzi recenti è ancora lunga, soprattutto per le famiglie che hanno subito un aumento dei costi dei mutui rispetto agli standard del 2021.