Influenza Aviaria: Un’Arma a Doppio Taglio? Gli Esperti Avvertono: È Solo Questione di Tempo

Bassetti: “Negli Stati Uniti l’influenza aviaria è in crescita”. Vaia: “In Italia attualmente non c’è allerta”. Pregliasco: “C’è un rischio da considerare, è essenziale reagire al negazionismo”

16 ottobre 2024 | 13.14

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L’influenza aviaria è considerata una potenziale pandemia, è fondamentale prepararsi. L’infettivologo Matteo Bassetti ha più volte evidenziato i rischi associati al virus aviario, con il numero crescente di contagi umani negli Stati Uniti che rende queste preoccupazioni sempre più urgenti.

Negli Stati Uniti l’influenza aviaria sta crescendo: negli ultimi 7 mesi, i casi umani sono stati 20 e oltre 300 mandrie di animali hanno contratto il virus. La California è stata recentemente colpita, con 6 nuovi casi negli ultimi 7 giorni. Bassetti ha dichiarato che si tratta di una questione di tempo prima che il virus si diffonda ulteriormente, esprimendo preoccupazione tramite il suo profilo su X.

vaia: “monitoriamo la situazione”

Nonostante l’emergenza aviaria che ha colpito un allevamento di tacchini nel Cremasco, il dottor Francesco Vaia, direttore della Prevenzione del Ministero della Salute, ha mostrato un atteggiamento ottimista. “Leggo le notizie con attenzione, ma non ho grande preoccupazione”, ha dichiarato all’Adnkronos Salute. Pur monitorando la situazione, ha voluto sottolineare che in Italia “non c’è alcun allarme aviaria”.

pregliasco: “rischio anche in italia, organizziamoci”

Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Università Statale di Milano, ha riferito che in Italia si registrano casi di influenza aviaria, che si manifesteranno con frequenza sia nel nostro Paese che nel mondo. Ha messo in evidenza l’importanza di una vigilanza veterinaria attenta, sottolineando che “dove il virus circola tra gli animali, esiste il rischio di casi umani”. Ha esortato alla necessità di organizzazione per contrastare il negazionismo riguardo ai rischi futuri.

campitiello: “in italia solo 7 focolai”

Maria Rosaria Campitiello, capo del Dipartimento della Prevenzione del Ministero della Salute, ha confermato la presenza di 7 focolai in Italia, principalmente in allevamenti familiari, evidenziando che “non c’è motivo di allerta”. Ha ribadito l’importanza di mantenere alta l’attenzione, specialmente dopo la pandemia da Covid-19, e ha annunciato un incontro imminente al Ministero per discutere altre problematiche sanitarie, tra cui la Dengue.

  • Matteo Bassetti – Infettivologo
  • Francesco Vaia – Direttore della Prevenzione, Ministero della Salute
  • Fabrizio Pregliasco – Virologo, Università Statale di Milano
  • Maria Rosaria Campitiello – Capo del Dipartimento della Prevenzione, Ministero della Salute