Scopri il Secondo Summit della Ristorazione Collettiva al Cirfood District

Il settore della ristorazione collettiva affronta oggi una serie di sfide significative, in particolare riguardo al raggiungimento degli obiettivi stabiliti dai Criteri Ambientali Minimi (CAM), e all’importanza di mantenere un equilibrio tra sostenibilità sociale, ambientale ed economica. Questi temi sono stati discussi nel corso del Secondo Summit della Ristorazione Collettiva, tenutosi al Crifood district di Reggio Emilia, coincidente con la Giornata Mondiale dell’Alimentazione, il 16 ottobre. L’evento rappresenta un’importante occasione di confronto annuale, riunendo le voci di imprese, accademici, esperti, istituzioni e associazioni.

Il valore della ristorazione collettiva

Con un impressionante numero di circa 750 milioni di pasti serviti annualmente e oltre 100.000 lavoratori, di cui più dell’80% donne, la ristorazione collettiva ha un ruolo cruciale nel garantire servizi per scuole, ospedali, aziende e comunità. Questo settore è vitale per il benessere pubblico, ma necessita di supporti adeguati per continuare ad esprimere il proprio valore in un contesto carico di criticità strutturali.

Le dichiarazioni dei protagonisti

Chiara Nasi, Presidente di Cirfood, ha sottolineato l’importanza di questo summit per affirmare il valore della ristorazione collettiva, mirando alla nutrizione, salute e benessere dei consumatori. Ha evidenziato la necessità di normative su misura e il riconoscimento economico per il settore. Anche Federico Freni, sottosegretario al ministero dell’Economia e delle finanze, ha messo in luce la rilevanza del settore, specialmente per l’occupazione femminile e per i suoi contributi alla sostenibilità.

Le sfide legate ai CAM

Introdotti nel 2020, i CAM pongono sfide significative per la ristorazione collettiva, come la difficoltà nell’approvvigionamento di prodotti biologici e a km 0, accentuata dall’aumento dei prezzi. Aldo Bertazzoli, docente dell’Università di Bologna, ha segnalato le carenze produttive in alcune categorie merceologiche, complicando ulteriormente la situazione.

Criticità nella fornitura e nelle normative

Il numero limitato di fornitori capaci di soddisfare le esigenze della ristorazione collettiva, insieme ai ritardi nel passaggio all’agricoltura biologica, evidenzia una criticità nel settore. Inoltre, le richieste normative attuali portano un impoverimento dell’offerta ittica, danneggiando il patrimonio marino. Diverse posizioni sono state espresse durante il summit riguardo la necessità di aggiornamenti ai CAM, con richieste di maggior supporto sincero e revisione delle normative attuali.

Il valore sociale e ambientale

Un dibattito cruciale ha riguardato il valore sociale della ristorazione collettiva e il suo potenziale nel contribuire al welfare pubblico. Maria Elena Manzini, CSR Manager di Cirfood, ha condiviso pratiche esemplari per elevare l’importanza sociale del servizio. Inoltre, Antonella Inverno di Save the Children ha evidenziato le disuguaglianze territoriali nell’accesso ai servizi educativi e alimentari.

Verso una maggiore sostenibilità

Per garantire continuità nei servizi offerti, Carlo Scarsciotti, Presidente di Oricon, ha enfatizzato l’importanza di un dialogo costante tra le parti, affinché vi possa essere un giusto equilibrio economico nel settore. La Fondazione Global Compact Italia ha anch’essa partecipato al dibattito, con Marco Frey che ha evidenziato la necessità di gestire efficacemente la filiera alimentare all’insegna della sostenibilità.

Partecipanti e ospiti del summit

  • Chiara Nasi, Presidente Cirfood
  • Federico Freni, Sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle Finanze
  • Aldo Bertazzoli, Università di Bologna
  • Maria Elena Manzini, CSR Manager Cirfood
  • Antonella Inverno, Save the Children
  • Carlo Scarsciotti, Presidente Oricon
  • Marco Frey, Fondazione Global Compact Italia
  • Paola Elpidi, Certificazioni Fos-Friend of the Sea
  • Fabio Broglia, Pellegrini
  • Anna Flisi, Cirfood
  • Michele Fino, Università delle Scienze Gastronomiche di Pollenzo
  • Alessandra Mascioli, Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica
  • Giacomo Vigna, Ministero delle Imprese e del Made in Italy