Come Proteggere gli Anziani dai Virus Respiratori: Focus sulla Vaccinazione in Italia

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Bernabei: “Per aumentare le coperture e ridurre disabilità e decessi. Necessario anche un cambio culturale, la vaccinazione è l’investimento che genera salute”

16 ottobre 2024 | 13.23

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Degli oltre 18 milioni di persone sopra i 60 anni eleggibili per la vaccinazione contro l’influenza e il Covid-19, lo scorso anno solamente il 47% ha ricevuto il vaccino antinfluenzale e il 18% ha aderito a quello anti-Covid-19, nonostante la raccomandazione di una copertura minima del 75%. La vaccinazione contro la polmonite pneumococcica è stata sotto-utilizzata, con poco oltre il 25% di adesione tra i circa 750mila 65enni a cui è offerta gratuitamente dal Servizio sanitario nazionale. Il pneumococco è la causa principale di polmonite per questa fascia di età, con un tasso di letalità compreso tra il 20% e il 40%. Inoltre, il Virus respiratorio sinciziale (Vrs) ha mostrato un impatto significativo tra gli anziani e i pazienti con patologie croniche, rappresentando la seconda causa di polmonite virale in Italia. Si stima che circa 290.000 casi di infezione respiratoria acuta da Vrs si verifichino ogni anno tra gli over-60, causando oltre 25mila ricoveri e 2mila decessi intra ospedalieri.

L’impatto epidemiologico, sanitario e sociale delle principali malattie respiratorie prevenibili da vaccino negli anziani è stato analizzato durante il convegno di Italia Longeva, un’associazione istituita dal Ministero della Salute, che ha riunito esperti e professionisti per discutere dell’importanza della vaccinazione.

  • Roberto Bernabei
  • Francesco Vaia

Con l’approssimarsi dell’autunno, periodo suscettibile ai virus respiratori, Italia Longeva ha enfatizzato l’importanza di collaborare per migliorare l’adesione alle vaccinazioni tra i soggetti a rischio. Le infezioni respiratorie, in particolare l’influenza, possono comportare complicazioni gravi, come dimostrano i 400mila decessi da cause respiratorie e i 300mila da cause cardiovascolari ogni anno in Europa.

Si evidenzia anche l’impatto economico della scarsa adesione alle vaccinazioni sul Servizio sanitario nazionale e sul sistema di Welfare, con analisi che suggeriscono che un aumento delle coperture vaccinali potrebbe generare importanti ritorni fiscali e ridurre i costi sociali sostenuti dal sistema. La vaccinazione è considerata uno strumento cruciale per garantire la salute, prevenendo condizioni di fragilità che possono sfociare in disabilità.

Il presidente di Italia Longeva, Roberto Bernabei, sottolinea che è fondamentale concepire la spesa pubblica per la sanità come un investimento e non come un costo. Egli afferma che politiche di prevenzione efficaci possono condurre a una sostanziale riduzione della circolazione dei virus, dei tassi di infezione e ricovero e, di conseguenza, a un abbassamento della mortalità.

È essenziale, secondo Bernabei, promuovere una maggiore informazione al pubblico, incrementando le occasioni di vaccinazione e la consapevolezza riguardo ai benefici di tali pratiche. Il direttore generale alla Prevenzione, Francesco Vaia, ha anche enfatizzato l’importanza della prevenzione a tutti i livelli, per garantire un invecchiamento in salute.

Per sostenere la salute degli anziani, Italia Longeva ha lanciato una nuova campagna di sensibilizzazione, “La salute non va solo desiderata va difesa”, incoraggiando gli anziani a mantenersi in buona salute e autosufficienti tramite la vaccinazione.

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