Summit UE Domani: Importanti Decisioni su Ucraina, Medio Oriente e Migranti in Bilico

Il Consiglio Europeo del 17-18 ottobre: temi chiave

Il Consiglio Europeo, in programma per il 17 e 18 ottobre, si concentrerà su quattro argomenti principali: il conflitto in Ucraina, le crisi nel Medio Oriente, i flussi migratori e la competitività dell’Unione Europea. Questi argomenti saranno oggetto di discussione approfondita, come illustrato da un alto rappresentante dell’Unione Europea. Tra i temi, quello delle migrazioni si preannuncia come il più controverso, alimentando divisioni significative tra gli Stati membri.

Sviluppi sulla guerra in Ucraina

In merito all’Ucraina, le bozze delle conclusioni evidenziano l’“incrollabile impegno” dell’Unione nel sostenere il Paese, attraverso aiuti militari e finanziari “per tutto il tempo necessario”. Si afferma che la Russia non deve prevalere e si propugna per una pace giusta, in conformità con le diritti internazionali e la formula di pace proposta da Volodymyr Zelensky. L’Unione Europea auspica anche un rapido completamento delle misure di assistenza previste dalla European Peace Facility, che stimoleranno ulteriormente il supporto a Kiev. Si sottolinea, inoltre, la necessità di erogare aiuti per un totale di 45 miliardi di euro entro la fine dell’anno per rispondere alle esigenze sempre crescenti dell’Ucraina.

  • Volodymyr Zelensky – Presidente dell’Ucraina
  • Viktor Orban – Primo Ministro dell’Ungheria
  • Charles Michel – Presidente del Consiglio Europeo

Questioni delicate nel Medio Oriente

Per quanto riguarda il Medio Oriente, ci si attende discussioni sul linguaggio da utilizzare per condannare gli attacchi di Israele contro le forze dell’Unifil. Gli Stati membri sono fortemente divisi rispetto agli attacchi contro Gaza e Libano, mostrando solo un consenso generale sulla richiesta di un immediato cessate il fuoco e sul bisogno di supporto umanitario. Il Consiglio ribadisce il diritto di Israele a difendersi e sottolinea l’importanza del rispetto del diritto internazionale da parte di tutte le parti coinvolte.

Migrazioni: disaccordi tra gli Stati membri

Le conclusioni sulla migrazione rischiano di non essere approvate a causa dell’assenza di consenso tra gli Stati membri. La bozza attuale, redatta il 10 ottobre, mostra che diversi Paesi hanno posizioni contrapposte e potrebbero ostacolare ulteriormente le decisioni. Si sono formati tre gruppi: uno favorevole a conclusioni dettagliate, uno che preferisce linee guida generali e un terzo contrario a qualsiasi conclusione definitiva. Sembra esserci, inoltre, una pressione crescente per accelerare l’attuazione di particolari disposizioni del patto Ue sulle migrazioni, sebbene le posizioni rimangano fortemente divergenti.

Competitività nell’Unione Europea

Infine, i leader discuteranno anche della competitività dell’Unione Europea, con un focus previsto per un incontro successivo a Budapest il prossimo 8 novembre. Le bozze delle conclusioni incoraggiano il lavoro di Consiglio e Commissione per affrontare le sfide identificate nei rapporti redatti dai leader europei, Enrico Letta e Mario Draghi.

Altri argomenti in discussione

Numerosi altri argomenti, come la situazione in Moldova e Sudan, figureranno all’ordine del giorno. È prevista una forte attenzione anche per la crescente preoccupazione riguardo l’antisemitismo in Europa e ogni forma di discriminazione. È importante rilevare anche l’invito esteso da Charles Michel a Volodymyr Zelensky a partecipare al summit per discutere appunto della guerra in corso e presentare il suo piano per la vittoria.

  • Charles Michel – Presidente del Consiglio Europeo
  • Volodymyr Zelensky – Presidente dell’Ucraina
  • Micheàl Martin – Ministro degli Esteri dell’Irlanda