Il tragico omicidio di Manuel Mastrapasqua, avvenuto a Rozzano, ha scosso profondamente la comunità locale e ha innescato un’intensa attività investigativa da parte delle forze dell’ordine. Il giovane, di soli 31 anni, è stato accoltellato nella notte tra il 10 e l’11 ottobre, e le indagini sono attualmente in corso per far luce sull’accaduto. Le dichiarazioni rilasciate dalla fidanzata e dalla sorella della vittima offrono uno spaccato toccante della vita del giovane e della loro reazione a questo brutale episodio.
Le parole della fidanzata
Nella giornata di lunedì 14 ottobre, la fidanzata di Manuel ha parlato apertamente ai giornalisti, esprimendo il suo dolore e la sua incredulità. Ha ricordato il giovane definendolo un “ragazzo straordinario” e ha raccontato il loro ultimo contatto:
“Nella sua ultima registrazione mi parlava di lavoro. Alle 2.55 ho avuto l’ultimo messaggio da lui. Poi, più nulla. Ho capito che era successo qualcosa di grave quando ho letto un articolo online. I carabinieri mi hanno contattata dopo di ciò, poiché avevo provato a chiamarlo ripetutamente senza ricevere risposta.”
Il fatto che il giovane fosse coinvolto in un attacco a scopo di rapina ha sollevato molte domande, e la fidanzata ha affermato:
“Per me non si è trattato solo di una rapina. Non si conoscevano.”
I ricordi e i progetti futuri
La fidanzata ha continuato raccontando come si erano conosciuti e i progetti futuri che avevano in programma:
“Ci siamo incontrati attraverso un’amica comune due anni fa. Era una persona normale e mi dava sicurezza. Oggi saremo dovuti partire per una vacanza.”
Le dichiarazioni della sorella
Anche la sorella di Manuel ha condiviso il suo rammarico e la sua richiesta di giustizia. Ha rigettato le affermazioni fatte dal presunto aggressore, Daniele Rezza, che sosteneva di essere stato colpito dal fratello:
“Non è possibile. Non credo assolutamente che mio fratello avrebbe mai colpito qualcuno. L’aggressore aveva l’intenzione di uccidere. Manuel era una persona serena, un bravo ragazzo.”
I timori della famiglia
La sorella ha concluso esprimendo le sue preoccupazioni sulla sicurezza della famiglia e sul clima di paura che si respira attualmente a Rozzano:
“Adesso abbiamo paura a uscire. Questo evento avrebbe potuto colpire chiunque. C’è la sorveglianza per la famiglia di Rezza a causa delle minacce ricevute? L’aggressore è uscito con l’intento di uccidere una persona. È assurdo pensare che il mio fratello avrebbe agito in modo violento.”
I carabinieri continuano le loro indagini, cercando di raccogliere ogni indizio utile per chiarire la vicenda.