La testimonianza di Luka Hein
Nel contesto attuale riguardante il dibattito sulla transizione di genere, si inserisce la vicenda di Luka Hein, una detransitioner proveniente dal Nebraska, che ha scelto di raccontare la propria esperienza in Italia con il tour “Ingannata – Perché nessuno è nato nel corpo sbagliato. Nemmeno io”. Questo evento è stato organizzato dalla Pro Vita & Famiglia onlus e si è tenuto recentemente a Roma.
La storia di Luka Hein
Luka ha condiviso la sua esperienza di come la comunità LGBTQIA+ abbia influenzato le sue scelte durante l’adolescenza. Secondo quanto dichiarato, si è sentita spinta verso la transizione di genere senza considerare alternative, arrivando persino a sottoporti a procedure mediche a una giovane età, come la doppia mastectomia a soli 16 anni. Questa situazione è stata aggravata dal pressing esercitato su di lei e sui suoi genitori, generando una paura profonda riguardo alla sua identità e al suo futuro.
Il messaggio di Pro Vita & Famiglia
Nel corso dell’evento, si sono susseguiti interventi di personalità significative, tra cui:
- Antonio Brandi, presidente di Pro Vita & Famiglia
- Maria Rachele Ruiu, portavoce della Onlus
- Costanza Miriano, giornalista e blogger
- Don Riccardo Cendamo, sacerdote impegnato nella pastorale giovanile
- Roy De Vita, medico e primario dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Roma “Regina Elena” (via video)
Antonio Brandi ha evidenziato l’importanza di questa campagna nel portare una voce di verità in un dibattito considerato dominato da approcci affermativi senza alternative. Brandi ha sottolineato come, oggi, molti giovani si trovino disorientati e confusi rispetto alla loro identità di genere, e ha denunciato una propaganda che promuove una narrazione distorta su cosa significhi essere felici e realizzati.