Sinner: Vittoria a Shanghai e Dubbi sul Doping, La Sua Risposta

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“La gente pensa che non ci siano problemi se si vince. Ma non è vero”. Nonostante il trionfo nel Masters 1000 di Shanghai, Jannik Sinner, attuale numero 1 del tennis mondiale, si trova a fronteggiare una situazione complessa legata a un caso di doping. Il tennista è a rischio di una sospensione di 1-2 anni a causa della positività al clostebol, uno steroide anabolizzante rinvenuto nei suoi campioni risalenti a marzo. A seguito dell’assoluzione da parte di un tribunale indipendente, la WADA (Agenzia Mondiale Antidoping) ha presentato ricorso presso il TAS (Tribunale Arbitrale dello Sport).

“Non è piacevole trovarsi in questa situazione, vorrei non trovarmi in questa posizione fuori dal campo. Desidererei giocare con la mente più libera e cercare di divertirmi di più. Bisogna accettare tutto ciò. Quando scendo in campo mi sento forte, cerco di non pensare al caso di doping, mantenendo la concentrazione su ogni aspetto del mio gioco. Offro sempre il 100% in ogni incontro o allenamento e, al risveglio, mi concentro su ogni singola cosa che faccio”, ha dichiarato Sinner.

“Ovviamente ci sono momenti in cui rifletto sulla questione clostebol; non è piacevole e decisamente non rappresenta il lato migliore della mia carriera. Ho compreso che il successo viene vissuto in maniera differente: non modificherà mai la mia identità né come persona né come atleta. Nel prossimo torneo potrei arrivare in finale oppure essere eliminato al primo turno, ma questo non cambierà ciò che sono”, ha aggiunto.

“Sono molto soddisfatto delle persone che ho intorno a me: mi conoscono a menadito e sanno realmente chi sono. Conosco con chi posso avere fiducia e ciò costituisce il mio valore maggiore. Ogni risultato che riesco a ottenere in campo è solo un valore aggiunto, e questo è il motivo per cui mi impegno molto”, ha infine concluso Sinner.

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