Renato Casaro: Il Maestro delle Locandine Cinematografiche che ha Rivoluzionato il Cinema

Renato Casaro, artista di fama internazionale, è rinomato per la sua abilità nel creare locandine cinematografiche che hanno avuto un impatto significativo sulla storia del cinema italiano e mondiale. All’età di 88 anni, il trevigiano continua a realizzare opere che attraggono l’interesse del pubblico, nonostante le trasformazioni del settore e l’influenza del digitale. La Festa del Cinema di Roma celebra il suo talento attraverso la mostra “Renato Casaro, l’uomo che ha disegnato il cinema“, che si svolgerà dal 14 al 27 ottobre presso la Casa del Cinema di Roma. Questa esposizione non solo omaggia il suo lavoro, ma esplora anche l’importanza delle locandine nell’arricchire l’esperienza cinematografica del passato.

Renato Casaro: l'arte delle locandine cinematografiche che ha segnato un'epoca

le origini e l’evoluzione delle locandine

Renato Casaro ha avviato la sua carriera nel settore cinematografico negli anni ’50, periodo in cui le sale cinematografiche rappresentavano eventi sociali significativi. Le locandine, realizzate a mano e caratterizzate da colori brillanti, avevano il compito di catturare l’attenzione del pubblico. Casaro, grazie ai metodi tradizionali come l’aerografo e la pittura manuale, ha perfezionato un mestiere che con l’arrivo del digitale è divenuto sempre più raro. Le sue creazioni hanno contribuito a definire l’immagine di numerosi film diventati cult, da “Il buono, il brutto e il cattivo” di Sergio Leone a “Nikita” di Luc Besson.

Il lavoro artistico di Casaro ha influenzato profondamente l’immaginario collettivo, generando locandine che raccontano storie e suscitano emozioni negli spettatori, non limitandosi a mostrare il film. Casaro si definisce un “cine-pittore”, un termine che evidenzia il suo legame intrinseco con il cinema e l’arte visiva, collocandolo al centro di un periodo di intensa evoluzione culturale.

il rapporto con i grandi del cinema

Casaro ha avuto l’opportunità di collaborare con registi di prestigio internazionale, realizzando locandine che spesso hanno generato dibattiti e interazioni creative. Tra i suoi clienti illustri vi sono personalità come Bernardo Bertolucci e Sergio Leone. Il suo incontro con Bertolucci si è rivelato un’esperienza sinergica, dove Casaro ha saputo tradurre le visioni del regista, come evidenziato dalla locandina di “Il tè nel deserto”, oggi una delle sue opere più celebri.

Sergio Leone si distinse per il suo interesse verso la promozione dei suoi film. Casaro ricorda con affetto il loro legame, sottolineando come Leone fosse coinvolto attivamente in ogni fase del processo di creazione delle locandine, dimostrando l’importanza del messaggio visivo collegato alle sue opere. Inoltre, Casaro riporta con entusiasmo il suo incontro con Luc Besson, il quale rimase colpito dall’originalità della locandina di “Nikita”, a conferma che scelte artistiche peculiari possono sorprendere il mercato.

un’epoca che cambia: la locandina nell’era digitale

L’arrivo del digitale ha rivoluzionato il settore della progettazione delle locandine, obbligando artisti come Casaro a interrogarsi sul futuro della loro arte. In un tempo in cui le locandine dipinte a mano risultano sempre più rare, le tecniche digitali sono ormai predominanti. Questa transizione ha generato diverse sfide, sia creative che commerciali. Casaro ha notato come molte locandine contemporanee siano orientate più alla pubblicità commerciale, piuttosto che a trasmettere un’identità cinematografica distintiva.

Tale standardizzazione può confondere il pubblico, poiché le immagini pubblicitarie dei film tendono a somigliare a quelle di prodotti di consumo, appiattendo la differenza tra cinema e marketing. Casaro ha dunque sottolineato l’importanza di mantenere un approccio artistico, mettendo in evidenza la varietà e la profondità delle locandine dipinte a mano rispetto al design digitale. L’interazione tra immagine e narrativa è stata, ed è, ciò che ha reso le sue opere iconiche e memorabili.

I sogni e le aspirazioni future di un artista senza tempo

Nonostante abbia raggiunto una notevole notorietà e collaborato con registi stimati, Renato Casaro continua a sognare. Un suo grande desiderio è stato quello di lavorare con Federico Fellini, una legge del cinema italiano. Anche se questo sogno non si è mai avverato, Casaro rimane aperto a nuove collaborazioni, in particolare con registi contemporanei come Paolo Sorrentino.

La sua recente locandina, realizzata nel 2023 per “Una commedia pericolosa”, dimostra la sua continua evoluzione artistica. Casaro rimane attivo nel suo campo, dimostrando che, anche in un’epoca di rapidi cambiamenti, l’arte e la passione possono perseverare e prosperare. La mostra alla Festa del Cinema di Roma non rappresenta solo un tributo alla sua carriera, ma anche un’opportunità per riflettere sull’evoluzione del cinema e sul ruolo cruciale che le locandine hanno ricoperto nel modellare l’esperienza cinematografica.