Il racconto della tragedia che ha colpito la famiglia Turturo-Lacarpia evidenzia una situazione di violenza domestica culminata in un tragico femminicidio. La vittima, Maria Turturo, ha subìto anni di abusi, culminati in un atto di efferata ferocia da parte del marito, Giuseppe Lacarpia.
Il contesto della violenza domestica
Maria Turturo, sessantenne originaria di Gravina in Puglia, è stata brutalmente uccisa dal coniuge, il quale ha tentato inizialmente di bruciarla viva all’interno della loro auto e, dopo averla aggredita fisicamente, l’ha strangolata. Il quadro di violenza tra i due era già noto, come testimoniato dalla figlia, Antonella, e da precedenti eventi denotanti aggressioni e maltrattamenti.
La dinamica della tragedia
La violenza sarebbe avvenuta intorno all’1:30, dopo una serata trascorsa in compagnia dei figli. Giuseppe Lacarpia, dopo aver chiuso Maria all’interno della loro Fiat Punto, ha appiccato il fuoco all’auto. Nonostante le gravi ustioni, la vittima è riuscita a scappare, ma si è trovata immediatamente di fronte al marito, che l’ha attaccata di nuovo.
Intervenuti per soccorrerla, i mezzi d’emergenza inizialmente hanno creduto a un incidente, ma Maria ha raccontato loro l’orrenda verità: “Mi voleva uccidere… mi ha messo le mani alla gola”. Questo ha contribuito a chiarire la brutalità dell’assalto.
Le testimonianze della figlia Antonella
Le dichiarazioni di Antonella hanno rappresentato una risorsa vitale per gli inquirenti, rivelando le profonde problematiche familiari. La testimonianza della giovane ha dimostrato una lunga sofferenza familiare, con la madre che aveva ricevuto assistenza medica per gli abusi subiti e diverse denunce formalizzate:
“La storia dei miei è infinita, l’ha fatta andare tre volte al Pronto soccorso, la maltrattava … ci sono anche le denunce ai carabinieri.”
Alcuni dettagli sui conflitti familiari sono emersi, incluso un grave episodio in cui Giuseppe aveva tentato di accoltellare un figlio, evento che si era concluso con l’arresto. Questi fatti hanno aggravato la già precaria situazione coniugale.
Le ultime parole di Maria Turturo
Prima della sua morte, Maria ha gridato la sua paura alla figlia, esprimendo un presagio inquietante: “Sento che mi deve uccidere”. Un’affermazione che evidenziava il clima di terrore in cui viveva.
Purtroppo, la miseria della situazione è confermata anche dai problemi legali del marito, che è stato dichiarato incapace di stare in giudizio per motivi legati a una sindrome depressiva. Questi elementi delineano un contesto complesso e tragico di violenza, abuso e vulnerabilità.