Centrodestra spinge per la nomina del giudice della Consulta: martedì la sfida decisiva

Il tema dell’elezione del nuovo giudice costituzionale è attualmente centrale nel dibattito politico. La maggioranza attualmente può contare su 355 voti definiti, ma il quorum necessario è fissato a 363 voti.

05 ottobre 2024 | 00.04

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Il Centrodestra è attivamente impegnato, in particolare il partito Fratelli d’Italia, per l’elezione del giudice costituzionale che sostituirà Silvana Sciarra, il cui mandato è scaduto a novembre dello scorso anno. L’ottavo scrutinio si svolgerà il martedì 8 ottobre alle 12:30, durante una seduta comune del Parlamento. È stato comunicato ai membri di FdI della necessità di una presenza obbligatoria in Aula, suggerendo la volontà di arrivare a una conclusione positiva rapida, evitando di procrastinare fino alla scadenza di altri mandati a fine anno.

Per il momento non è emersa un’intesa sul candidato proposto dalla maggioranza, il che suggerisce che si potrebbe procedere con i soli numeri disponibili, che sono al limite del quorum richiesto.

La conta nel centrodestra e i nomi in ballo

Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia e Noi Moderati insieme raggiungono 355 voti (escludendo i presidenti delle Camere, Ignazio La Russa e Lorenzo Fontana, che di solito non partecipano). Si vocifera che i nomi in discussione includano Francesco Saverio Marini, attuale consigliere giuridico del presidente del Consiglio Giorgia Meloni, e Carlo Deodato, segretario generale di Palazzo Chigi.

Caccia ai consensi nel Gruppo Misto

Una candidatura che potrebbe ricevere sostegno da alcuni centristi del Gruppo Misto, come Lorenzo Cesa, Antonino Minardo, Mara Carfagna, Mariastella Gelmini, e Giusy Versace. Queste ultime, dopo aver lasciato Azione, sono attualmente nel Misto di Camera e Senato, portando così a un potenziale totale di 360 voti.

Rimane incerta la posizione di altri membri al Misto, come Andrea De Bertoldi, Francesco Gallo e Luigi Marattin, che potrebbero contribuire a raggiungere il quorum di 363 voti.

Incognita parlamentari delle Minoranze linguistiche

Essenziale sarà anche la posizione di due senatori e quattro deputati delle Minoranze linguistiche, poiché il supporto dei 12 parlamentari di Azione e dei 14 di Italia Viva potrebbe rendere decisivo il voto. Recentemente, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha richiamato l’attenzione sull’importanza di giungere all’elezione del quindicesimo giudice della Corte costituzionale, sottolineando la necessità di un’azione tempestiva.