Quello dell’obesità è un problema che riguarda uomini e donne di tutto il mondo, infatti a pagarne le conseguenze non solo più i paesi sviluppati, ma anche per quelli più poveri. E’ un problema che provoca problemi sanitari, sociali e di incremento della mortalità. Il numero delle persone obese a livello mondiale è sconcertante, anche se il record negativo è ancora fortemente detenuto dagli USA dove oltre il 20% degli adulti è obeso.
Fino a pochi anni era credenza comune che l’obeso ingrassasse per il semplice fatto di mangiare di più del normale, ma oggi si sa che il problema è invece molto più complesso. L’Obesità è in effetti una vera e propria patologia cronica causata da un mix di fattori: ereditari , genetici, metabolici, alimentari, culturali, sociali e psicologici, con ripercussione nella ingestione esagerata di cibo. In realtà molti obesi non mangiano più calorie di una persona con un peso normale, ma ciò nonostante il loro organismo utilizza ed immagazzina le calorie in maniera diversa.
Ed ora, grazie ad un team di ricercatori dell’Universita’ della California, sembra che si sia trovata la strada per trovare una cura. Il gruppo di studiosi ha scoperto che esiste una proteina nota come ‘PRDM16′, presente sia negli uomini che nei topi, che permette di innescare una sorta di ‘interruttore’ nelle cellule adipose in modo da aumentare i processi metabolici bruciando più calorie in meno tempo.
Gli scenziati californiani credono perciò che in futuro basterà assumere tale proteina per riuscire a mutare il ‘comportamento’ delle cellule adipose. L’unico dubbio che sorge è ovviamente quello legato ad un cattivo uso di tale proteina da parte di coloro che la potrebbero usare solo per migliorare il proprio aspetto fisico senza per questo dover rinunciare a qualche piccolo vizietto.