un’analisi critica su silvio berlusconi e la città ideale
Il volume recentemente pubblicato da Gangemi Editore, dal titolo ‘Silvio Berlusconi e la città ideale’, offre un’interpretazione culturale dell’operato politico di Berlusconi, evidenziando le sue peculiarità e il modo in cui ha saputo interagire con la contemporaneità. L’autore, Francesco Giro, sottolinea come il miracolo politico di Berlusconi non sia frutto del caso, ma il risultato di esperienze e visioni profonde che hanno caratterizzato la sua vita.
l’autore e il contesto
Francesco Giro ha ricoperto importanti cariche politiche, come quella di consigliere regionale del Lazio e di sottosegretario ai Beni Culturali. Nel suo saggio, egli espone come Berlusconi, fin da giovane imprenditore, abbia mostrato interesse verso lo sviluppo urbano e la tutela del paesaggio italiano. Tajani, attuale vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri nel governo Meloni, ricorda la forte empatia di Berlusconi nei confronti delle persone, come dimostrano le sue celebri parole pronunciate dall’ospedale San Raffaele durante una convention.
struttura del libro
Il libro è composto da sei capitoli, ognuno con tematiche mirate:
- Il primo capitolo analizza il concetto di libertà.
- Il secondo si concentra sulla rivoluzione liberale e sui discorsi di Berlusconi degli anni ’90.
- Il terzo capitolo tratta la rappresentazione politica dei cattolici in Italia.
- Il quarto analizza Umanesimo e Rinascimento come influenze decisive nella sua visione.
- Il quinto evidenzia Berlusconi come riformatore che cercava un nuovo linguaggio.
- Infine, l’ultimo capitolo sottolinea il merito politico di Berlusconi di aver messo fine a una rivoluzione culturale perpetrata da Gramsci.
Francesco Giro, attraverso la sua opera, cerca di dimostrare come il miracolo politico di Berlusconi sia stato il risultato di una profonda analisi del contesto culturale e sociale, teso a trasformare la realtà italiana in un’epoca di grandi cambiamenti.
