Welfare e Natalità: Le Nuove Priorità delle Coppie Secondo Pellicer di Ivi

Analizzare i fattori che influenzano l’andamento demografico attuale è fondamentale per comprendere le dinamiche socioculturali in corso nel contesto europeo, in particolare in Italia. Questi elementi evidenziano come le priorità siano mutate nel tempo, portando a una riduzione della natalità.

cambiamento delle priorità socioeconomiche

Negli ultimi anni, si è registrato un cambiamento significativo nelle priorità delle coppie, sia in Italia che in Spagna. Tali scelte sono influenzate da vari fattori, in particolare quelli socioeconomici. L’empowerment femminile ha portato le donne a svolgere ruoli professionali che precedentemente erano considerati esclusiva maschile. Conseguentemente, la maternità non è più percepita come un obbligo, bensì come un’opzione accompagnata da responsabilità e decisioni consapevoli. La mancanza di sostegno istituzionale rende difficile per quelle coppie desiderose di diventare genitori farlo in un’età biologicamente favorevole.

tendenze nella procreazione medicalmente assistita

I dati relativi alla procreazione medicalmente assistita (PMA) testimoniano questi cambiamenti. Dal 2010, l’età media delle donne al momento del parto è aumentata da 31 a oltre 33 anni. È importante notare che, negli ultimi venti anni, le richieste per trattamenti di PMA sono quasi raddoppiate, contribuendo alla nascita di oltre 200.000 bambini in Italia. Emerge una preoccupazione: l’età media delle donne che partecipano a cicli di PMA è passata dai 34 anni del 2005 ai 37 anni nel 2022. Sono aumentati anche il numero di donne sopra i 40 anni che accedono a tali trattamenti, il che riflette un cambiamento socioculturale profondo.

nuove concezioni della genitorialità

Le attuali generazioni percepiscono la genitorialità in modo radicalmente diverso rispetto al passato. La decisione di avere figli è ora più ponderata e non vista come obbligatoria. Questo mutamento di atteggiamento richiede un contesto sociale che supporti le scelte delle coppie, garantendo loro un ambiente favorevole e sostenibile per la crescita dei figli. Nonostante la crescita della carriera e della realizzazione personale, il sistema di welfare non ha tenuto il passo, rendendo difficile per le coppie accedere a condizioni ottimali per la genitorialità.

l’importanza dell’età e del supporto alle famiglie

La scelta di avere figli tende a manifestarsi oltre i trent’anni, ma la realizzazione biografica deve essere coniugata con il fattore biologico. La qualità degli ovuli diminuisce dopo i 36-37 anni, rendendo più complicato il concepimento naturale. Capire questo orologio biologico è cruciale per le coppie che desiderano avere figli. La PMA, pur non essendo una soluzione universale, offre strumenti per aumentare le possibilità di concepimento.

opzioni e strategie di procreazione medicalmente assistita

È possibile adottare diverse strategie allettanti, come la conservazione degli ovuli, per garantire la fertilità futura. La qualità degli ovuli varia drasticamente con l’età, e la PMA può aumentare le possibilità di successo, in particolare quando si utilizzano più embrioni. Se si considera che la probabilità di successo aumenta significativamente utilizzando ovuli donati, le coppie hanno a disposizione alternative preziose per realizzare il loro sogno di genitorialità.

conclusioni sulle politiche a sostegno della natalità

Va sottolineato che, nonostante i progressi nella PMA, è preferibile cercare di avere figli prima dei 37 anni. Infine, è essenziale promuovere politiche sociali e culturali integrate per incentivare la natalità, supportando le famiglie in modo significativo e sostenibile.

  • Antonio Pellicer – Presidente del Gruppo IVI
  • Esperti in PMA