Vaccini: Equità Contro il Virus Sinciziale, la Visione di Signorelli (Nitag)

“Si corre il rischio di creare divergenze regionali in materia di vaccinazione”

A seguito della nona edizione di Long-Term Care, che si è tenuta durante gli Stati generali dell’invecchiamento attivo a Roma, si è espresso Carlo Signorelli, attuale presidente di Nitag – National immunization technical advisory group. Durante il suo intervento ha sottolineato la necessità di garantire un’equità nell’accesso alle vaccinazioni, evidenziando come alcune Regioni, più sensibili e con maggiori risorse, possano offrire alternative innovative, mentre altre potrebbero rimanere indietro.

Signorelli ha inoltre menzionato l’importanza del Piano nazionale di prevenzione vaccinale 2023/2025, che prevede la possibilità di aggiornare il calendario vaccinale. Attualmente sono proposti vaccini come quello antinfluenzale, anti-pneumococcico, anti-Zoster, e il richiamo Covid, principalmente per le fasce più vulnerabili, comprese le persone anziane e fragili. L’aggiornamento del calendario è essenziale, in quanto qualsiasi vaccino che venga inserito diventa un livello essenziale all’interno del sistema nazionale.

È necessario che le proposte tecniche ricevute vengano successivamente vagliate dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, il quale deve approvare ogni spesa nuova. La vaccinazione contro il virus respiratorio sinciziale (Rsv) è attualmente oggetto di discussione ma non è ancora inclusa nel calendario vaccinale, limitando così la sua somministrazione alle Regioni con disponibilità economica adeguata. Alcune Regioni stanno considerando l’introduzione del vaccino, specialmente per le categorie più fragili e per gli anziani.