Il magnate Elon Musk ha recentemente espresso una posizione netta riguardo le prossime elezioni statunitensi, facendo leva su una serie di considerazioni ritenute preoccupanti per il futuro della democrazia americana.
29 settembre 2024 | 20.17
LETTURA: 2 minuti
“Se Trump non diventa presidente, queste saranno le ultime elezioni.” Questa affermazione mette in luce la convinzione di Musk, che sostiene il candidato repubblicano in vista del voto del 5 novembre. Secondo il magnate, “Pochissimi americani comprendono che, se Trump non verrà rieletto, ci si troverà di fronte all’ultima possibilità di esprimere un voto”. Musk elabora ulteriormente che Trump non solo non costituisce una minaccia per la democrazia, ma rappresenta l’unico mezzo per preservarla.
Il messaggio di Musk prosegue con un’analisi demografica: “Se anche solo 1 immigrato illegale su 20 diventasse cittadino ogni anno, il numero di nuovi elettori legali potrebbe raggiungere circa 2 milioni in 4 anni.” Questi numeri sono significativi, poiché il margine di vittoria in stati chiave è spesso inferiore a 20 mila voti. La tesi di Musk mette in evidenza un potenziale cambiamento radicale nello scenario politico americano.
Inoltre, il magnate sottolinea come l’attuale amministrazione Biden/Harris abbia accelerato i processi di naturalizzazione per i richiedenti asilo, specialmente in stati cruciali come Pennsylvania, Ohio, Wisconsin e Arizona. È una strategia che rischia di compromettere l’equilibrio elettorale, rendendo plausibile un’America a partito unico.
Musk conclude ammonendo che, se dovesse prevalere un singolo partito, la democrazia andrà definitivamente a svanire. “Le uniche elezioni rimaste sarebbero quelle primarie del partito dominante”, afferma, richiamando alla mente precedenti storici avvenuti in California. Secondo lui, l’unica alternativa alla gestione oppressiva di un governo monopolistico è la libertà di spostarsi, possibilità che verrebbe meno in un simile contesto geopolitico.
