Scopri i Bisogni delle Donne con Cancro Ovarico: L’Ascolto di Gsk Rivela Nuove Prospettive

“Al fianco di Acto con progetto ‘Cambiamo Rotta’ vogliamo contribuire a sensibilizzare anche le istituzioni per migliorare percorso qualità vita di queste pazienti”.

Laura Cappellari, Patients Affairs Director di Gsk
Laura Cappellari, Patients Affairs Director di Gsk

28 settembre 2024 | 17.33

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“Il progetto ‘Cambiamo Rotta’ rappresenta un’importante opportunità di approfondimento per tutti. Attraverso un’approfondita consultazione con donne affette da tumore ovarico, è possibile acquisire una comprensione più chiara della loro visione della malattia, delle loro esigenze e necessità. Questi dati preziosi sono stati utilizzati come base per la creazione del Libro Bianco ‘Cambiamo Rotta’.” Così ha dichiarato Laura Cappellari, Patients Affairs Director di Gsk, durante l’incontro organizzato dall’Alleanza contro il tumore ovarico (Acto Ets) dal titolo “Tumore ovarico in Veneto: Cambiamo Rotta”, un confronto tra professionisti del settore, autorità sanitarie e pazienti incentrato sull’importanza della personalizzazione delle cure e sull’uso di test genetici per la prevenzione dei tumori eredo-familiari, che si è svolto oggi a Silea, in provincia di Treviso.

“Non ci siamo limitati solo al Libro Bianco, ma abbiamo anche elaborato un manifesto che mette in luce i diritti e le esigenze delle donne colpite da tumore ovarico”, ha precisato Cappellari. “Il nostro libro è stato inizialmente presentato al Ministero della Salute e successivamente portato in Regione Campania e ora in Regione Veneto. L’intento di questi forum è quello di aumentare la consapevolezza riguardo al tumore ovarico e di migliorare l’assistenza e la gestione delle donne che ne sono colpite, contribuendo così alla loro qualità di vita”.

“Per Gsk è fondamentale sostenere iniziative come quella di Acto e supportare le donne che convivono con un tumore ovarico. L’obiettivo è sensibilizzare le istituzioni affinché possano contribuire attivamente alla miglioramento del percorso di trattamento e della qualità di vita di queste pazienti”, ha concluso.

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