“Il progetto WePlant nasce da una collaborazione congiunta tra Bat e le organizzazioni agricole fornitrici di tabacco italiano, con l’intento di fornire adeguati supporti attraverso tecnologie avanzate, tra cui l’uso di satellite e intelligenza artificiale, alle aziende agricole impegnate nella filiera del tabacco italiano. L’obiettivo finale è lo sviluppo di un’applicazione accessibile a tutti gli agricoltori, utile a rendere la filiera più sostenibile, sia per quanto concerne i consumi idrici, sia per il miglioramento dell’uso dei presidi sanitari.” Queste sono le parole di Vincenzo Argo, Presidente della Federazione Nazionale di Prodotto Tabacco di Confagricoltura, commentando il progetto WePlant promosso da Bat Italia durante il G7 Agricoltura e Pesca, che si propone di rendere la filiera tabacchicola più sostenibile.
“Questo comporta un notevole investimento di tempo – ha specificato Argo – per identificare le informazioni che l’intelligenza artificiale deve raccogliere per ottimizzare l’uso dell’acqua, supportati dalla startup JustOnEarth. Siamo in una fase avanzata, ma è necessario del tempo per definire tutte le variabili coinvolte nella coltivazione del tabacco. Il nostro obiettivo principale è la riduzione dei presidi sanitari e l’efficientamento dell’uso dell’acqua, essenziali per diminuire lo spreco delle risorse naturali.”
Riguardo alle sfide principali che il settore tabacchicolo italiano deve affrontare, Argo ha aggiunto: “Il settore deve affrontare la questione della collocazione sui mercati internazionali, dal momento che la sostenibilità economica non potrebbe sussistere senza il coinvolgimento attivo delle manifatture leader nel mercato dei prodotti finali. Risulta fondamentale avere un programma pluriennale con il supporto delle manifatture, così da garantire una sinergia tra la filiera agricola e quella industriale, raggiungendo un equilibrio che sostenga la tabacchicoltura, un’attività ad alto impegno di lavoro, con un rilevante impatto sociale sull’economia agricola italiana.”
Questo porta alla necessità di pianificare programma dopo programma il mantenimento delle manifatture, garantendo l’acquisto di tutto il tabacco prodotto in Italia.