incidente mortale sull’autostrada a10
Un tragico evento ha avuto luogo nel pomeriggio presso lo svincolo di Pegli, sull’autostrada A10, causando profondo dolore e confusione. La polizia stradale di Sampierdarena ha rinvenuto un furgone abbandonato sul margine della carreggiata e, proseguendo nella perlustrazione dell’area, ha scoperto il corpo senza vita del conducente, Stefano Chiavirano, un giovane di 33 anni.
dinamica dell’incidente
La ricostruzione dei fatti ha visto il prezioso intervento della polizia stradale, sotto la direzione del primo dirigente Paola Zappavigna, e della squadra mobile. Attraverso l’analisi delle registrazioni delle telecamere di sorveglianza, è stato chiarito che l’incidente è avvenuto senza l’intervento di altri veicoli o persone. La causa principale è attribuita alla perdita del controllo del furgone da parte di Chiavirano, il quale ha sbandato violentemente, collidendo con il guardrail.
particolari inquietanti dell’incidente
Dalle indagini è emerso che, a seguito dell’impatto, il 33enne è stato sbalzato fuori dal veicolo tramite il finestrino del lato passeggero, portando a una parziale decapitazione. Questo elemento suggerisce l’assenza della cintura di sicurezza, la quale potrebbe aver avuto un ruolo critico nell’esito tragico dell’incidente.
ipotesi iniziali e rilievi in corso
In un primo momento, le autorità avevano vagliato varie possibilità, tra cui un possibile suicidio o un’aggressione. I filmati delle telecamere hanno confermato che non vi erano altre persone o mezzi coinvolti. Le analisi tecniche sono proseguite, portando alla chiusura del casello di Pegli per facilitare i rilievi e la raccolta di ulteriori prove. Gli automobilisti sono stati invitati a utilizzare l’entrata autostradale di Pra’ per diminuire i disagi al traffico.
Il drammatico epilogo di Stefano Chiavirano, vittima di questo incidente dalle circostanze cruente e inquietanti, fa emergere interrogativi e un senso di sgomento persistente.