Le indagini sul tragico episodio del duplice infanticidio continuano a suscitare grande attenzione. Al momento, l’unica indagata è Chiara Petrolini, alla quale si contestano gravi crimini legati alla nascita e alla morte di due neonati.
Nuove scoperte inquietanti
Recenti sviluppi hanno rivelato che uno dei due bambini, partorito il 7 agosto, presenta un colpo alla testa e la sua salma è stata trovata nel giardino della casa di Chiara. Non è chiaro se il trauma sia stato provocato volontariamente o accidentalmente. Inoltre, sono state rinvenute macchie di sangue nel bagno, elementi che complicano ulteriormente le indagini in corso.
Dai primi esami condotti, risulta che il bambino fosse nato vivo, mentre Chiara ha dichiarato di aver ritenuto il suo piccolo deceduto al momento del parto.
Le amiche e la gravidanza segreta
Le indagini si stanno concentrando sul ruolo di alcune persone a conoscenza della vicenda. In particolare, si stanno valutando le testimonianze di due amiche di Chiara, una delle quali frequenta un corso di ostetricia. È difficile per gli inquirenti immaginare che Chiara abbia gestito questa situazione complessa senza alcun supporto, come sostenuto anche dalla madre del fidanzato di Chiara, Sonia Canrossi.
La Procura di Parma sta attualmente verificando se nessuno fosse a conoscenza della gravidanza, inclusa la famiglia e il padre dei neonati, e se Chiara avesse ricevuto assistenza medica durante il periodo della gravidanza e del parto.
Un’intera comunità sotto shock
Il duplice infanticidio ha sconvolto la comunità di Traversetolo, luogo di residenza di Chiara Petrolini. Le voci che circolano sono contrastanti: alcuni sostengono che le gravidanze fossero note, mentre altri ritengono che Chiara sia riuscita a mascherare la sua condizione fino all’ultimo. Le famiglie con cui ha collaborato come babysitter dichiarano di non aver mai sospettato nulla.
Al momento, si attende un approfondimento sugli esami medico-legali per ottenere informazioni decisive riguardanti la questione.