Gelmini, Versace e Carfagna: Scissione Clamorosa da Calenda e Nuove Prospettive Politiche

Dopo la separazione di Enrico Costa, il partito Azione continua a subire importanti defezioni.

17 settembre 2024 | 20.31

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Un’altra defezione è stata ufficializzata da Mariastella Gelmini, seguita da Giusy Versace, e nel tardo pomeriggio da Mara Carfagna. Gelmini ha annunciato la sua decisione di lasciare Azione, esprimendo una sincera riconoscenza nei confronti di Carlo Calenda, mentre manifestava il suo disaccordo sulle direzioni politiche intraprese dal partito. Nella sua nota ha affermato: “Il mio percorso in Azione si conclude oggi, resta un rapporto di stima con Calenda, ma le scelte politiche del movimento a cui ho aderito con entusiasmo due anni fa vanno in una direzione che non posso condividere.”

Anche Giusy Versace ha confermato la sua uscita, dichiarando: “Nell’incontro avvenuto oggi con Calenda gli ho confermato la stima e l’affetto che nutro nei suoi confronti e la gratitudine per la fiducia riposta in me, ma, al contempo, devo prendere atto che le scelte politiche, benché legittime, portano il partito in una direzione che non è quella che auspicavo.” In serata, Mara Carfagna ha formalizzato il suo addio attraverso un comunicato del partito.

Il campo largo

Le motivazioni dietro queste uscite si concentrano sull’alleanza con M5S e Avs in preparazione delle prossime elezioni regionali in Emilia Romagna, Liguria e Umbria, conosciuta come campo largo. Il deputato Costa è ritornato in Forza Italia, mentre Gelmini e Versace si sono unite al gruppo Misto del Palazzo Madama, ma sarebbero pronte a entrare in Noi Moderati, una formazione centrista guidata da Maurizio Lupi, parte della maggioranza di centrodestra a sostegno del governo Meloni.

Questi recenti sviluppi evidenziano le manovre in corso al centro politico, stimolate dal voto europeo che ha generato un vuoto nella rappresentanza moderata. Questa situazione ha creato una corsa per occupare uno spazio politico che è di interesse per figure come Giorgia Meloni, Matteo Salvini e in particolare Antonio Tajani.