Netanyahu: La Strategia Rivoluzionaria di Israele nella Guerra Contro Hamas

La recente escalation dei conflitti nella regione ha portato il primo ministro israeliano a delineare obiettivi cruciali per il futuro. Nello specifico, è stata annunciata la volontà di permettere il ritorno dei cittadini sfollati dal nord a causa degli attacchi da parte di Hezbollah, nelle loro abitazioni al confine con il Libano.

17 settembre 2024 | 11.07

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Il premier Benjamin Netanyahu ha aggiornato le priorità nella guerra contro Hamas, ponendo l’accento sulla restituzione delle case agli sfollati del nord. Questo si aggiunge ai precedenti tre obiettivi, che includevano la sconfitta di Hamas a livello militare e politico, l’eliminazione della minaccia proveniente dalla Striscia di Gaza e il recupero degli ostaggi ancora in mano palestinese.

Il comunicato dell’ufficio del Primo Ministro evidenziava che il ritorno sicuro dei residenti del nord era stato istituito come quarto obiettivo della guerra. Gli sfollati stanno attualmente trovando rifugio in hotel finanziati dallo Stato israeliano.

Il segretario di Stato degli Stati Uniti, Antony Blinken, è in visita in Egitto, dove non farà tappa in Israele. Questa scelta segna una novità, poiché è la prima volta che Blinken evita di visitare lo Stato ebraico dopo il massacro del 7 ottobre scorso. Il fine della missione è volto a stabilire un accordo per un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e per discutere il rilascio degli ostaggi, obiettivo reso sempre più complesso dall’approssimarsi della scadenza dell’Amministrazione Biden.

Il Dipartimento di Stato ha reso noto che Blinken incontrerà i funzionari egiziani per esaminare le trattative in corso per un cessate il fuoco, discutendo altresì dell’assistenza umanitaria e della sicurezza regionale. Sarà co-presidente dell’apertura del dialogo strategico tra Stati Uniti ed Egitto.

Uccisione di un comandante della Jihad islamica

In notizie di cronaca, un comandante della Jihad islamica palestinese è stato eliminato durante un attacco aereo israeliano nella Striscia di Gaza. Lo ha confermato l’IDF, specificando che Ahmed Ayesh Salama al-Hashash, a capo dell’unità missilistica a Rafah, ha perso la vita nell’operazione. Inoltre, un attacco in un’abitazione nel campo profughi di Bureij ha causato la morte di quattro persone, lasciando diverse altre intrappolate sotto le macerie del palazzo crollato.

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