Immunoterapia Prima e Dopo Chirurgia: La Svolta per la Sopravvivenza nel Tumore al Seno Triplo Negativo

Nuove scoperte sull’immunoterapia nel carcinoma mammario

Recentemente, al congresso della Società Europea di Oncologia Medica (Esmo) di Barcellona, è stato presentato un avanzato studio clinico che ha mostrato l’efficacia dell’immunoterapia nel trattamento del carcinoma mammario triplo negativo. L’analisi, denominata Keynote-522, ha coinvolto oltre 37.000 oncologi provenienti da tutto il mondo e rappresenta un punto di svolta importante per le pazienti con forme di cancro ad alto rischio e stadio iniziale.

Impatto dello studio Keynote-522

Questo studio di fase 3 ha dimostrato che l’uso di pembrolizumab, un farmaco immunoterapico, in combinazione con chemioterapia prima e dopo l’intervento chirurgico, ha portato a una riduzione significativa del rischio di mortalità. In particolare, si è osservato un abbattimento del 34% del rischio di morte rispetto al trattamento con chemioterapia e placebo.

Risultati significativi

Il tasso di sopravvivenza globale a cinque anni per le pazienti trattate con pembrolizumab ha raggiunto l’86,6%, rispetto all’81,7% delle pazienti che avevano ricevuto il regime chemioterapia-placebo. Questi dati rappresentano un cambiamento sostanziale nelle pratiche cliniche per il carcinoma mammario triplo negativo, una tipologia di cancro particolarmente aggressiva e difficile da trattare.

La sfida del carcinoma mammario triplo negativo

Con circa il 15% delle diagnosi di carcinoma mammario, il carcinoma triplo negativo non presenta recettori per gli estrogeni, il progesterone e la proteina Her2. Questa condizione lo rende impattante dal punto di vista terapeutico, poiché non risponde alle terapie ormonali tradizionali. Le opzioni però si sono ampliate con l’introduzione dell’immunoterapia, come sottolineato dagli esperti nel settore.

Commenti degli esperti

Giuseppe Curigliano, presidente eletto dell’Esmo, ha descritto lo studio Keynote-522 come “rivoluzionario” per le nuove opportunità terapeutiche che offre. Saverio Cinieri, presidente della Fondazione Aiom, ha evidenziato come l’approccio multidisciplinare delle Breast Unit sia fondamentale per garantire il miglior trattamento possibile alle pazienti.

Personaggi chiave

  • Giuseppe Curigliano
  • Saverio Cinieri

Grazie a questi progressi, è possibile migliorare significativamente sia la sopravvivenza sia la qualità di vita delle pazienti, consolidando ulteriormente l’importanza dell’immunoterapia nel trattamento del carcinoma mammario triplo negativo in stadio iniziale.