Il Bandito della Comasina: Renato Vallanzasca Trasferito in Casa di Cura – Scopri la Decisione

I recenti sviluppi riguardanti la condizione di Renato Vallanzasca, ex leader della criminalità milanese, hanno portato a una decisione significativa da parte del tribunale di Sorveglianza di Milano. La giustizia ha riconosciuto il decadimento cognitivo del detenuto, autorizzando il suo trasferimento a una struttura assistenziale in regime di detenzione domiciliare.

Data: 13 settembre 2024

Durata lettura: 2 minuti

Trasferimento a una struttura assistenziale

Il tribunale ha accolto la richiesta di differimento pena presentata dai legali Corrado Limentani e Paolo Muzzi, avallata anche dalla procura generale. Vallanzasca sarà trasferito da quella di Bollate a una struttura in provincia di Padova, specializzata nell’assistenza a pazienti affetti da demenza.

Condizioni di salute precarie

Presso l’udienza tenutasi tre giorni fa, il procuratore Giuseppe De Benedetto ha confermato la rilevanza della condizione di demenza del detenuto, dichiarando la sua incompatibilità con il regime carcerario. La difesa, rappresentata dagli avvocati, ha sottolineato che la detenzione ha comportato un deterioramento delle condizioni cliniche di Vallanzasca.

Evoluzione della demenza

I segnali di deterioramento erano iniziati nel gennaio 2023. Attualmente, Vallanzasca non è autosufficiente e fatica a esprimere pensieri coerenti. Questo stato di salute è considerato incompatibile con la detenzione, che non offre le risorse necessarie per la sua cura, né la capacità di comprendere le motivazioni della pena, come sostenuto dalla difesa.

La struttura individuata per il trasferimento, associata alla Chiesa, ha confermato la gravità della patologia. La decisione del tribunale appare in linea con le osservazioni dei legali, che affermano l’inadeguatezza delle condizioni carcerarie per Vallanzasca e l’assenza di pericoli legati alla sua liberazione.

  • Renato Vallanzasca
  • Corrado Limentani (avvocato)
  • Paolo Muzzi (avvocato)
  • Giuseppe De Benedetto (procuratore)