Migranti: Starmer a Roma per Scoprire il Segreto del Successo Italiano nella Gestione della Crisi

visita di sir keir starmer a roma

Il prossimo lunedì, il primo ministro britannico Sir Keir Starmer arriverà a Roma per un incontro significativo con la premier italiana Giorgia Meloni. Questo incontro si svolgerà a Villa Doria Pamphilj, evidenziando l’importanza della collaborazione tra i due leader in un periodo caratterizzato da sfide migratorie.

obiettivo della visita

La motivazione principale della visita di Starmer è la volontà di apprendere come l’Italia, sotto la guida di Giorgia Meloni, sia riuscita a ridurre drasticamente il numero di arrivi illegali di migranti. Attraverso un’analisi attenta, Starmer cerca di comprendere le politiche adottate dal governo italiano per affrontare questa crisi.

riduzione degli arrivi di migranti

Secondo il quotidiano britannico Telegraph, il governo italiano ha più che dimezzato gli arrivi di migranti irregolari nel corso del 2024. Dati ufficiali riportano una cifra di 44.495 arrivi, rispetto ai 122.823 dello stesso periodo dell’anno precedente. Questo rappresenta una riduzione di circa due terzi, un risultato significativo che ha attirato l’attenzione di Starmer.

strategia migratoria italiana

Il leader laburista vede Meloni come un’alleata strategica nella lotta contro la migrazione irregolare. L’Italia si conferma come snodo cruciale per i migranti che cercano asilo in Europa, molti dei quali proseguono il viaggio verso il Regno Unito attraverso la Manica. Le politiche italiane includono accordi simili a quelli stipulati dalla Gran Bretagna con la Francia, mirati a rafforzare la sicurezza alle frontiere.

accordi e misure in atto

Tra le misure adottate dal governo italiano, si evidenziano:

  • Accordi per la presenza aumentata di poliziotti e ufficiali di frontiera
  • Regole più severe per le navi delle ONG impegnate nel soccorso dei migranti in mare
  • Collaborazione con il governo albanese per gestire i flussi migratori

confronto con la strategia britannica

La strategia italiana si distingue da quella britannica, che prevede la deportazione di richiedenti asilo in Ruanda senza il diritto di ritorno nel Regno Unito. Questo approccio differente suggerisce un cambiamento nelle politiche migratorie che potrebbero essere più efficaci e umane.