Scuola: Caos Supplenze e Algoritmo Ingiusto – La Roulette Russa delle Denunce

problemi nell’avvio dell’anno scolastico

Il contesto educativo in Italia si presenta oppresso da paradossi e difficoltà organizzative. Con l’inizio dell’anno scolastico, scuole e insegnanti affrontano un panorama già complesso, aggravato dalle inefficienze di un sistema di assegnazione delle cattedre che non riesce a garantire un regolare svolgimento delle lezioni.

cattedre scoperte e algoritmi errati

Numerose classi risultano scoperte, con orari ridotti e docenti che si alternano per coprire le lacune. L’utilizzo di un algoritmo ministeriale comporta il rischio di non includere tutte le cattedre disponibili nei primi comunicati, determinando una situazione in cui insegnanti altamente qualificati restano senza incarico. La testimonianza di Lucia Donat Cattin, esponente dell’esecutivo nazionale Usb Scuola, evidenzia come ogni precario sia costretto a presentare una lista di preferenze senza conoscenza dei posti realmente disponibili. Questo porta a valutazioni errate e all’assegnazione di posti vacanti a chi non ha punteggi elevati.

  • Lucia Donat Cattin (Usb Scuola)

rimescolamento delle graduatorie

Il rimescolamento continuo delle graduatorie si è rivelato un ulteriore elemento di confusione. Molte cattedre vengono pubblicate all’ultimo momento, rendendo difficile l’assegnazione a chi possiede punteggi elevati. Il clima all’interno delle scuole è teso; alcuni docenti con punteggi di 150 sono stati superati da colleghi con soli 15 punti, causando proteste e tensioni all’interno del sistema.

il precariato come problema strutturale

Manuela Calza, segretaria nazionale della Flc Cgil, evidenzia che l’algoritmo rappresenta solo un aspetto marginale di un problema più ampio: il precariato. Questo fenomeno non colpisce solo gli insegnanti, ma ha riflessi diretti anche sugli studenti. Circa un quarto della forza lavoro scolastica è precaria, costringendo le scuole ad avviarsi con orari ridotti. La ripartizione iniziale prevede circa 200.000 incarichi a tempo determinato, con incertezze significative su quanti siano stati effettivamente assegnati.

  • Manuela Calza (Flc Cgil)