Conte dice no a Renzi: Il sondaggio che plasma la strategia del leader M5S

L’analisi recente indica possibili conseguenze negative per il campo progressista nel caso in cui Matteo Renzi fosse incluso nell’alleanza. Le stime parlano di una perdita di voti compresa tra il 2% e il 3%, un fattore che potrebbe compromettere gravemente le probabilità di vittoria del centrosinistra di fronte alla coalizione guidata da Giorgia Meloni.

Risultati del sondaggio

Secondo quanto riportato, un sondaggio effettuato da una prestigiosa azienda di ricerca ha rivelato che l’inclusione di Italia Viva nella coalizione progressista potrebbe portare a una crescente insoddisfazione tra l’elettorato di centrosinistra. Infatti, il 74% degli intervistati ha espresso la preferenza per un’alleanza coesa, mirata a stabilire un programma condiviso, anche se questo implica escludere alcuni partiti. In contrasto, solo il 26% ha optato per una coalizione più ampia, ritenendo necessaria una maggiore diversità per competere contro il centrodestra.

Le ragioni alla base di queste preferenze sono attribuite alla percezione di inaffidabilità di Renzi. Il 39% del campione ha manifestato preoccupazione riguardo alla possibilità che Renzi possa compromettere la stabilità di un eventuale governo di centrosinistra. Solo il 20% ha evidenziato l’incompatibilità programmatica come motivo di inquietudine.