L’Irlanda Brucia di Ricchezza: Ecco Come Sta Gestendo l’Overflow Finanziario

Una realtà sorprendente, quella dell’Irlanda, dove il governo si trova a gestire un surplus di bilancio significativo per il 2024, stimato a 8,6 miliardi di euro. Questo risultato è il frutto di una crescita economica che ha superato le previsioni, a dispetto di un passato recente che ha visto l’isola lottare con una grave crisi finanziaria.

La base di questo surplus si trova nella politica fiscale favorevole alle multinazionali: la tassazione, passata dal 12,5% al 15%, continua a risultare vantaggiosa rispetto alla corporate tax italiana, favorendo l’insediamento di diverse grandi aziende.

Distribuzione della ricchezza e sfide future

Dal 2010 al 2022, il PIL dell’Irlanda ha avuto una crescita impressionante, con un incremento di quasi il 150%. Le entrate fiscali derivanti dalle imprese sono considerate volatili e temporanee, ed è per questo che l’esecutivo sta rivedendo al ribasso le previsioni future di surplus di bilancio.

Problemi strutturali da affrontare

Secondo l’economista Gerard Brady, l’Irlanda non ha problemi di liquidità, ma fatica a convertire queste risorse in servizi essenziali. Gli ambiti critici che necessitano di interventi urgenti includono:

  • Infrastrutture
  • Mercato immobiliare
  • Rete elettrica
  • Approvisionnement idrico
  • Servizi sanitari
  • Trasporti pubblici

Piani di investimento e spesa pubblica

Alla luce di queste sfide, è stata proposta la creazione di due fondi sovrani con l’obiettivo di investire oltre 100 miliardi di euro del surplus entro il 2035. Questa decisione mira ad evitare il surriscaldamento dell’economia e l’inflazione.

Prospettive politiche

In vista delle elezioni generali del 2025, è attesa una legge di bilancio con un notevole aumento della spesa e misure fiscali supplementari. Nonostante il benessere apparente dei conti pubblici, emergono gravi questioni socio-economiche, come:

  • Elevati tassi di solitudine nella popolazione
  • Ansia e depressione diffuse
  • Un bambino su sette vive in povertà