tragico omicidio a paderno dugnano
Un evento drammatico ha scosso la cittadina di Paderno Dugnano, situata nei pressi di Milano, dove un giovane di 17 anni ha perpetrato un omicidio familiare nella notte tra il 31 agosto e il 1 settembre. Le vittime di questo gesto sconvolgente sono state Daniela Albano, Fabio Chiarioni e il loro figlio Lorenzo, uccisi dal figlio maggiore.
un interrogatorio inquietante
Durante l’interrogatorio, il ragazzo si è mostrato “lucido e tranquillo”, dichiarando che il suo intento era “non volevo che soffrissero”. Nonostante ciò, gli inquirenti non sono riusciti a individuare un movente chiaro per questo triplice omicidio. La procuratrice dei minorenni, Sabrina Ditaranto, ha sottolineato come le ore di interrogatorio non abbiano chiarito le ragioni del gesto, rimasto avvolto nel mistero.
“Non si dà una spiegazione, ma sa che non si torna indietro”.
ricostruzione della notte del delitto
La notte dell’omicidio è trascorsa in un silenzio inquietante, con i vicini che non hanno avvertito alcun rumore. Dopo aver salutato i familiari in occasione del 51° compleanno del padre Fabio, il giovane si è ritirato nella propria camera. Intorno all’1:30, ha afferrato un coltello dalla cucina e ha aggredito il fratello Lorenzo, colpendo principalmente il collo. All’arrivo dei genitori, sono stati anch’essi feriti gravemente lo stesso modo. Fabio, mentre chiedeva aiuto, è stato colpito e ha trovata la fine tragica.
“Perché non volevo che soffrissero”.
motivazioni e contesto sociale
Le motivazioni alla base di questo gesto drammatico sono ancora in fase di analisi. Il giovane ha fatto cenno a un profondo “malessere” che lo opprimeva, senza però chiarire i motivi specifici. In aggiunta, si è scoperta l’esistenza di problemi scolastici, desideri di arruolamento in Ucraina, e una particolare predilezione per la musica malinconica, con brani dei Beatles come The Long and Winding Road ascoltati ripetutamente.
analisi delle indagini
Gli investigatori stanno attualmente esaminando telefoni, computer e altri dispositivi elettronici per cercare segnali premonitori o possibili influenze esterne. L’obiettivo è chiarire se l’atto così estremo possa essere collegato a fattori interni o a elementi presenti nel contesto online. Resta da scoprire come un giovane, senza un apparente motivo scatenante, abbia potuto giungere a compiere un gesto di tale gravità, lasciando dietro di sé interrogativi irrisolti.