La Storia di Eraldo Monzeglio: Il Terzino del Duce Raccontato da Alessandro Fulloni

un intreccio di calcio e storia

Il libro “Il terzino e il Duce” del giornalista Alessandro Fulloni, pubblicato da Solferino, offre un’affascinante ricostruzione della vita di Eraldo Monzeglio, un calciatore che ha vissuto un periodo cruciale della storia italiana. La narrazione si snoda tra eventi sportivi significativi e momenti drammatici legati al regime fascista, offrendo uno spaccato di un’epoca dove il calcio ha rappresentato anche un riflesso delle tensioni politiche.

la vita di Eraldo Monzeglio

Monzeglio, terzino di grande talento, è stato attivo come calciatore dalla metà degli anni ’30 fino alla fine della Seconda Guerra Mondiale. Attraverso le sue parole emerge il dramma della guerra e della repressione politica: “Lasciai Brescia per Milano nel 1936 e nel 1941 passai alla Juve. Poi la guerra spazzò via anche il calcio. Sfollato ad Alba con i bianconeri, venni arrestato dai fascisti…” Il suo racconto offre uno spaccato della vita di coloro che, come lui, si sono trovati coinvolti in un conflitto che andava ben oltre il campo da gioco.

la dicotomia del fascismo

Il libro di Fulloni esplora anche le contraddizioni della vita di Monzeglio, che si trovava in una posizione ambivalente rispetto al regime. Dalla vicinanza a Benito Mussolini alla successiva tensione con i partigiani, il racconto mostra un calciatore oscillante tra fedeltà e salvezza personale. Le sue gesta sportive si intrecciano con eventi storici, come le vittorie ai mondiali del ’34 e ’38, che portarono Mussolini a intensificare le leggi razziali.

il dramma del dopoguerra

Il racconto di Monzeglio prosegue con episodi significativi, come la consegna del cianuro da parte di Edda Ciano a suo marito Galeazzo, collegando così la sua figura a nomi importanti della storia italiana. Il calciatore, identificato dai partigiani come un “fascista most wanted”, musicalmente beneficò della sua reputazione sportiva per deviare la morte certa.

l’eredità e il ricordo

Monzeglio, nel dopo guerra, divenne anche allenatore e dovette affrontare il peso del passato. La domanda di un suo giocatore sulla sua presunta presenza a Salò e il legame con Peruchetti, ex compagno e partigiano, chiudono il cerchio di una vita avventurosa e complessa. Il libro si conclude con la riflessione di un uomo che ha vissuto momenti storici e sportivi senza tempo, rendendolo un’opera di grande interesse.

personaggi chiave del racconto

  • Eraldo Monzeglio
  • Giuseppe Peruchetti
  • Benito Mussolini
  • Ferruccio Parri
  • Edda Ciano
  • Claudio Cimnaghi
  • Antonio Ghirelli