US Open, Garcia rivela: Insulti e Minacce dopo la Sconfitta – Il Lato Oscuro del Tennis

caroline garcia denuncia l’odio sui social dopo la sconfitta all’us open

La tennista francese Caroline Garcia, attualmente al 30° posto nel ranking mondiale, ha sollevato un pronunciato allarme riguardo agli attacchi ricevuti sui social media dopo la sua inattesa eliminazione al primo turno dell’US Open. La giovane atleta, testa di serie numero 28, è stata battuta dalla messicana Renata Zarazua, numero 92 della classifica mondiale, con un punteggio di 6-1, 6-4. Questo risultato ha suscitato reazioni estremamente negative, evidenziando un fenomeno preoccupante legato al mondo delle scommesse.

insulti e minacce sui social

Garcia ha rivelato di aver ricevuto numerosi messaggi di odio, tra cui affermazioni agghiaccianti come: “Dovresti spararti” e “Spero che tua madre muoia”. La tennista ha affermato che, sebbene abbia sviluppato strumenti per affrontare tali situazioni, il dolore di tali insulti rimane costante. Ha espresso preoccupazione, in particolare, per le conseguenze che questo odio potrebbe avere sui giocatori più giovani, che potrebbero non avere la stessa resilienza emotiva.

l’impatto delle scommesse sullo sport

Garcia ha criticato l’industria delle scommesse, sottolineando che essa attrae un pubblico sempre maggiore verso un comportamento che può risultare dannoso. Ha osservato che, nonostante il progresso tecnologico e l’utilizzo dell’intelligenza artificiale, le piattaforme social non stanno prendendo sufficienti misure per prevenire tali abusi. Ha inoltre messo in guardia contro la normalizzazione della presenza delle società di scommesse all’interno del mondo sportivo, esprimendo perplessità sulla promozione di un settore che può avere effetti devastanti sulla vita di molti sportivi.

una richiesta di maggiore responsabilità

La tennista ha sollecitato una riflessione sull’anonimato offerto dai social media, prendendo come esempio che se tali commenti fossero fatti di persona, potrebbero avere conseguenze legali per gli autori. Ha invitato a trattare gli atleti come esseri umani, suggerendo che chi scrive messaggi di questo genere dovrebbe considerare il peso delle proprie parole.

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