Omicidio Sharon Verzeni: Sosia di Johnny Depp Denunciato per Favoreggiamento

falsa testimonianza da parte di un sosia

La vicenda riguardante il sosia di Johnny Depp, Fabio Delmiglio, ha preso una piega inaspettata che ha suscitato l’interesse dei media. L’uomo, di cinquant’anni e originario di Brembate di Sopra (Bg), si è finto testimone di un caso di omicidio, ma ha successivamente rivelato che la sua testimonianza era infondata e creata per cercare visibilità.

la denuncia e il contesto

Delmiglio è stato denunciato per favoreggiamento personale dopo che, il 24 agosto, aveva contattato i carabinieri della stazione di Ponte San Pietro, sostenendo di avere informazioni sulla giovane Sharon Verzeni, coinvolta in un caso di omicidio. Durante l’interrogatorio, l’uomo ha riferito di aver avuto un incontro con la vittima nel bar-pasticceria in cui lavorava e di aver scambiato messaggi con lei sui social media. A fronte delle domande dei militari, Delmiglio ha confessato di aver inventato tutto nella speranza di ottenere una risonanza mediatica dalle interviste che ne sarebbero potute seguire.

le dichiarazioni del sosia

In un momento di auto-riflessione, Delmiglio ha ammesso di non avere nulla di concreto da rivelare e che la sua scelta era dettata da un desiderio di riacquistare attenzione pubblica. L’uomo ha dichiarato esplicitamente di aver creato una narrazione falsa per cercare un ritorno di notorietà, ponendo così un’attenzione inappropriata su un caso già complesso e doloroso.

conclusioni sulla vicenda

La situazione di Fabio Delmiglio ha aperto numerosi interrogativi riguardo all’uso strumentale delle informazioni e alla ricerca di notorietà a discapito di questioni più serie. L’atteggiamento superficiale evidenziato dall’auto-ingiustizia dell’uomo sottolinea la necessità di un approccio più critico verso le testimonianze e le dichiarazioni pubbliche nel contesto della cronaca nera.

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